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Romagnaoggi: Ravenna, presidio contro i tagli alla scuola, Cgil: "Altissima adesione"

Insegnanti, giovani, precari e studenti hanno manifestato il loro dissenso per le politiche del Governo, "per contrastare ogni tentativo di mettere il bavaglio ai lavoratori della scuola".

04/06/2010
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Il presidio di giovedì 3 giugno, della Flc-Cgil di fronte all'Ufficio scolastico provinciale (Usp) di Ravenna è stato caratterizzato da un'altissima adesione. Insegnanti, giovani, precari e studenti hanno manifestato il loro dissenso per le politiche del Governo, "per contrastare ogni tentativo di mettere il bavaglio ai lavoratori della scuola". Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dalla dirigente dell'Usp di Ravenna.

> LE IMMAGINI DEL PRESIDIO , fotoservizio di Massimo Argnani

"Accogliamo con soddisfazione - spiega Monica Ottaviani, segretaria provinciale della Flc Cgil - la scelta del dirigente provinciale di ricevere una nostra delegazione. Abbiamo presentato tutte le problematiche che sta vivendo il nostro sistema pubblico di istruzione. Oggi eravamo in tanti ad occupare l'Ufficio Scolastico provinciale. C'erano gli studenti, le famiglie, i cittadini, le associazioni, i lavoratori della scuola - appartenenti a tutte le sigle sindacali - che non ne possono più di assistere inerti allo smantellamento della scuola statale. Particolarmente significativa ed importante l'iniziativa dei lavoratori dell'Uspgoogle_protectAndRun("ads_core.google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);a sostegno della nostra mobilitazione".

"A riprova della consapevolezza, che si fa sempre più strada tra tutti i cittadini, della necessità di mobilitarci compatti per chiedere il diritto al futuro per i nostri figli, contro i tagli devastanti al sistema pubblico di istruzione, per contrastare ogni tentativo di mettere il bavaglio ai lavoratori della scuola e contro l'ennesima manovra del governo che taglia il contratto di lavoro, riduce i servizi ai cittadini e aumenta le disuguaglianze sociali. E i tagli non sono ancora finiti".

"La scuola è un bene comune, un diritto per tutti. La scuola non è né di destra né di sinistra; la scuola è di tutti - continua la sindacalista - . La scuola non ci sta e parteciperà alla manifestazione promossa dalla Flc e dalla Cgil il prossimo 12 giugno a Roma. Il Governo ha preparato una manovra ingiusta, pericolosa e iniqua; una manovra che, ancora una volta, farà pagare il prezzo della crisi ai lavoratori, e in particolare a quelli pubblici e della scuola. Non è vero che la crisi non c'era. Non è vero che la crisi è superata. L'emergenza c'è e poggia sulle spalle dei lavoratori. Noi siamo al fianco dei lavoratori, come sempre, con coerenza".


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