Resto del Carlino-Tagli ai supplenti, la frenata della Stellacci
Come promesso a Cgil, Cisl e Uil, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci ha preso carta e penna per scrivere la contro-circolare a rettifica di quanto messo nella prima.
Smorza i toni, ribadisce la mancanza di fondi, salvo poi scaricare, stavolta con un tono più morbido, la responsabilità di ogni firma in calce al contratto dei supplenti sulle spalle dei presidi. Come promesso a Cgil, Cisl e Uil, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci ha preso carta e penna per scrivere la contro-circolare a rettifica di quanto messo nella prima.
Dove invitava i suoi presidi ad avere la mano molto, ma molto leggera nel nominare i supplenti. Costringendoli, di fatto, a ricorrere a mille escamotage (dallo smembramento delle classi alle modifiche dell’orario scolastico) per cercare di tappare i buchi.
Oltre a ribadire l’impegno di Roma nel trovare fondi aggiuntivi per pagare le supplenze, nel testo Stellacci ammette che la ratio a monte della prima circolare non era di «spaventare o dissuadere» i presidi dall’esercitare una loro funzione. Quanto piuttosto di «avvertirli della situazione critica (l’esaurimento del fondo supplenze, ndr) che stiamo attraversando». Quindi ricorda che i presidi hanno «il potere-dovere» di assumere supplenti. E che, onde evitare di ledere il sacrosanto diritto allo studio, i dirigenti devono «assumere i provvedimenti idonei a creare il minor disservizio nella programmazione didattica, cercando di assicurare a parità di condizioni, il minor aggravio della spesa pubblica».
Federica Gieri