Resto del Carlino/Pesaro: Tagli alla pubblica istruzione: assemblee territoriali della Cgil dopo la manovra finanziaria

SI CONCLUDONO domani le assemblee territoriali di tutto il comparto della Conoscenza organizzate dalla Flc-Cgil dopo la pubblicazione della manovra finanziaria 2010, che aggiunge al taglio di 8 miliardi di euro del 2009-2012 altri 6,5 miliardi. Assemblee che hanno aperto la strada alla grande manifestazione Cgil di sabato 12 giugno. «La manovra nei comparti pubblici della Conoscenza afferma una nota della Cgil ha ricadute preoccupanti sul sistema pubblico dell'educazione: dalla materna all'università, senza escludere Conservatorio e Accademia. Il taglio si declina in: blocco del rinnovo del Ccnl per il triennio, congelamento dei contratti decentrati, effetti sulle liquidazioni di coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione, beffa per chi è stato trattenuto in servizio con l'illusione di un recupero pensionistico, blocco del turn over nelle università (a Urbino a fronte del pensionamento nel prossimo anno di 11 docenti si impoverirà l'offerta formativa), taglio del 50 per cento delle risorse previste per la formazione. A questi si aggiunge la soppressione del 40 per cento degli enti di ricerca e la riduzione del 50 per cento delle missioni all'estero. Disposizioni che toccano nell'immediato circa 254.000 tra docenti, educatori e personale Ata. Il ministro Gelmini prima della manovra 2010 aveva certificato il risparmio determinato sulla scuola per effetto dei tagli a elementari e medie garantendo l'assunzione di 20.000 precari. Oggi questa garanzia viene smentita clamorosamente, la manovra infatti polverizza l'assunzione di docenti, Ata e docenti di sostegno nel biennio 2010-2012. A tutto ciò si aggiungono i tagli di Regioni, Province e Comuni, mettendo a rischio il sistema di welfare solidale e il diritto all'istruzione pubblica. Nelle assemblee è stato votato l'ordine del giorno».