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Resto del Carlino-Emilia-Protestano i sindacatiTagliati 2500 insegnanti

Protestano i sindacatiTagliati 2500 insegnanti BOLOGNA '#8212; I sindacati della scuola sul piede di guerra per i nuovi organici degli insegnanti previsti dal ministero dell'Istruzione. Cgil, Ci...

28/02/2003
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Il Resto del Carlino

Protestano i sindacatiTagliati 2500 insegnanti

BOLOGNA '#8212; I sindacati della scuola sul piede di guerra per i nuovi organici degli insegnanti previsti dal ministero dell'Istruzione. Cgil, Cisl e Uil si apprestano ad una battaglia che non si limiterà all'adesione allo sciopero nazionale del 24 marzo, ma che potrebbe portare ad uno sciopero regionale entro aprile: l'obiettivo è aprire al più presto una vertenza con la direzione scolastica regionale perché si proceda all'integrazione dei posti mancanti.
"Se - spiega il segretario della Cgil Scuola Emilia-Romagna Claudio Cattini - le tabelle della Moratti evidenziano la sostanziale stabilità del numero di docenti rispetto all'anno in corso, in realtà l' aumento degli alunni iscritti per il 2003 comporta di fatto un taglio di oltre 2.500 lavoratori. Tale scelta mette a rischio il funzionamento minimo dei servizi scolastici della regione: dal tempo pieno nella scuola elementare alla pluralità di indirizzi nelle scuole tecniche".
Dall'inizio dell'anno scolastico ad oggi, gli alunni di materne, elementari, medie e superiori sono aumentati di 7.404 unità, per una totale di 428.357 alunni: un dato che il Ministero registra, ma di cui sembra non tener conto quando prospetta un organico 2004 di 41.238 docenti (+148 sull'organico 2003) e 9.147 bidelli (183 in meno).
Secondo i sindacati, infatti, l'aumento degli alunni (un dato in controtendenza in Italia, favorito soprattutto dall' apporto di studenti stranieri) dovrebbe portare ad un più cospicuo aumento del personale docente e non docente. Cgil, Cisl e Uil, in particolare, hanno calcolato che, se si rispettassero i criteri adottati nell'anno scolastico 2002-2003, occorrerebbe un'integrazione complessiva degli organici previsti di 2.687 unità.
La lacuna più vistosa si registra tra i docenti di sostegno (-1.525 unità rispetto ad una assegnazione di 2.432), mentre il taglio dei bidelli ammonta a 347 unità su un organico assegnato di 9.147.
Insufficiente anche l'organico degli insegnanti: secondo i sindacati, la previsione di un organico di 38.806 unità è carente di 815 unità. Il settore più penalizzato quello delle scuole superiori, con la mancanza di 476 docenti su una previsione di 12.844. "Il rischio - avverte il segretario della Cisl Scuola Lamberto Benini - è che negli istituti tecnici diminuiscano gli indirizzi, con la conseguente perdita di professionalità importanti per il nostro sistema produttivo".
"Con questi tagli - aggiunge il segretario della Uil Scuola Mario Gavanelli - viene messa in dubbio la prosecuzione di progetti per l'integrazione degli alunni stranieri o in difficoltà".
Per gli insegnanti di sostegno, in particolare, i sindacati chiedono da subito un' integrazione di posti in deroga, come già avvenuto lo scorso anno, quando si aprì una vertenza che coinvolse anche i parlamentari della regione.

di Anna Rita Benassi

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