Resto del Carlino-Emilia, Errani sfida Berlusconi-'Su scuola e sanità farò da solo'
Emilia, Errani sfida Berlusconi 'Su scuola e sanità farò da solo' PARMA '#8212; "La devoluzione è la foglia di fico di questo governo. Viene rovesciata la riforma del titolo V della costi...
Emilia, Errani sfida Berlusconi
'Su scuola e sanità farò da solo'
PARMA '#8212; "La devoluzione è la foglia di fico di questo governo. Viene rovesciata la riforma del titolo V della costituzione a favore di un federalismo self-service". Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna, sprona l'assemblea degli amministratori locali dei Ds, riunita a Parma, a dare battaglia al governo Berlusconi sul terreno federalista e strappa più volte applausi convinti alla platea. Indica alcuni punti su cui "possiamo essere maggioritari", e promette interventi legislativi regionali sul fronte della Sanità e della Scuola se dovessero passare le riforme dei ministri Sirchia e Moratti.
Le Regioni, infatti, ricorda il presidente dell'Emilia-Romagna, grazie alla riforma del titolo V possono legiferare in proprio su sanità, scuola, lavoro, ambiente, territorio. Due, quindi, gli avvertimenti di Errani all'esecutivo nazionale: sulla sanità, "se il ministro Girolamo Sirchia va avanti sull'esclusività della professione medica (modificando la riforma Bindi, ndr), le Regioni potranno legiferare sulla dirigenza per garantire la qualità del sistema pubblico".
Sulla scuola, invece, "la riforma Moratti, di fatto, propone che già a 13 anni e mezzo vi sia la possibilità di utilizzare la formazione professionale". "Noi '#8212; spiega Errani '#8212; potremmo lavorare su un impianto che stabilisce l'obbligo scolastico fino a 15 anni", stessa soglia minima per cui "si entra nella formazione professionale".
L'Emilia-Romagna punta decisamente contro il governo Berlusconi. "Noi '#8212; dice Errani agli amministratori Ds '#8212; dobbiamo affrontare la riforma come una grande opportunità", perchè sul federalismo "l'insofferenza del centro-destra non è un approccio superficiale, ma una questione sostanziale". La riforma del titolo V della Costituzione voluta dai governi dell'Ulivo, secondo Errani "mette in discussione un punto sostanziale del centro-destra, convinto, dopo aver avuto i voti degli elettori, di fare le cose da solo, adesso".
Errani attacca il patto Tremonti-Bossi, ovvero "l'idea di poter utilizzare la leva della devoluzione per scardinare il sistema sociale. Su questo assicura noi possiamo essere maggioritari nel paese".
Sotto accusa, infine, l'impianto della Finanziaria: "questo è un federalismo che decentra le funzioni non le risorse. Quando va bene, si raddoppiano i costi, quando va male non ci sono più le funzioni". Il presidente dell'Emilia-Romagna cita l'esempio della casa: "Le Regioni '#8212; lamenta '#8212; non hanno una lira per affrontare questa emergenza". Errani indica alcuni punti su cui lavorare: completamento delle riforme costituzionali, progetto di applicazione del federalismo fiscale, principi fondamentali che assicurano l'unità del paese. Anche qui, ribadisce, "possiamo essere maggioritari