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Resto del Carlino-Così l'Emilia vive il boom della scuola 'su misura'

INDAGINE Autonomia di gestione in oltre metà degli istituti Così l'Emilia vive il boom della scuola 'su misura' BOLOGNA Più del 60% degli istituti scolastici in Emilia Romagna util...

04/04/2004
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Il Resto del Carlino

INDAGINE Autonomia di gestione in oltre metà degli istituti
Così l'Emilia vive il boom della scuola 'su misura'
BOLOGNA Più del 60% degli istituti scolastici in Emilia Romagna utilizza la possibilità di gestire il 15% del monte orario annuale del curricolo nazionale, e di essi circa il 90% per discipline e attività liberamente scelte dalla scuola stessa.
E' il dato che emerge dalla ricerca realizzata dall'Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con l'Irre Emilia Romagna sull'autonomia scolastica e l'esercizio della flessibilità a circa sei anni dalla Legge 59 del 1997 che ha sancito l'autonomia gestionale dei singoli istituti scolastici.
L'indagine è stata attuata con l'ausilio di questionari inviati a tutte le scuole, ai quali ha risposto il 67% degli istituti; un tasso elevato di riscontro che rende statisticamente rilevante il campione. Sono stati analizzati complessivamente 483 istituti, statali e paritari. Si è trattato di 159 istituti comprensivi, 83 direzioni didattiche, 62 scuole medie, 62 licei, 65 istituti tecnici, 52 istituti professionali. La scuola di base ha quindi rappresentato il 63% delle risposte totali; l'istruzione superiore il 47.
Alla prima domanda, che si riferiva alla gestione del 15% del monte ore annuale del curricolo nazionale ha dunque risposto positivamente il 63,2% degli istituti (il dato più basso, 40,3%, è alle medie, e quello più alto, 69,2%, nei licei). La quasi totalità (88%) delle scuole emiliano-romagnole utilizza tale possibilità attraverso discipline e attività liberamente scelte. Questo denota l'esistenza di una forte autonomia progettuale e la capacità, o quantomeno l'intenzione, di porsi responsabilmente di fronte ai bisogni formativi e sociali degli alunni.
"Con l'avvio dell'autonomia, gli istituti scolastici della nostra regione dice il direttore dell'ufficio scolastico regionale Lucrezia Stellacci hanno avvertito la necessità di adeguare la propria offerta formativa alle istanze del territorio, delle famiglie, e delle predisposizioni naturali degli alunni. Hanno pertanto messo a frutto, con grande varietà ed efficacia, le potenzialità della loro autonomia organizzativa e gestionale. Si tratta di un dato significativo, perché la riforma, che dal prossimo anno verrà avviata in tutte le scuole del primo ciclo di istruzione, viene così a porsi su un piano di continuità con l'esistente: pur nel rispetto dell'unità del sistema nazionale, invita le scuole a creare modelli didattici a misura di alunno e in stretta correlazione con il territorio e le istanze delle famiglie. La flessibilità dell'offerta formativa ampiamente adottata in Emilia Romagna è un dato di forte continuità nell'attuale momento di transizione".


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