Resto del Carlino/Bologna: Sos inglese alle elementari Genitori, pagatevi i maestri
PER TAPPARE il buco dell’inglese, in queste ore, i presidi di elementari si stanno immaginando di tutto.
ORGANICI RIDOTTI
PER TAPPARE il buco dell’inglese, in queste ore, i presidi di elementari si stanno immaginando di tutto. Inclusa la possibilità di fare pagare ai genitori il maestro di lingua straniera. Quando, invece, la legge obbliga il ministero dell’Istruzione a garantire un’ora in prima, due ore in seconda e tre ore gli ultimi tre anni.
Il problema è noto: le scuole hanno chiesto 770 ore in più (pari a 35 docenti) di inglese che Roma non ha alcuna intenzione di concedere. Se non in minima parte: 13 posti massimo. Come fare? Ci sono scuole che hanno chiesto una o due cattedre intere (22 ore ciascuno) e altre che, in media, vorrebbero dalle 10 ore in su. Ad ognuno di loro, secondo una prima ipotesi di lavoro, l’Ufficio scolastico provinciale darà unicamente 8 ore. La differenza dovrà quindi essere coperta dalle elementari. Come? Raschiando il fondo del barile: eliminando ad esempio le ultime compresenze salvate, spostando maestri da un plesso all’altro, spostando le ore di lingua al prossimo anno oppure creando laboratori da hoc pagati appunto dai genitori. Impossibile, per i presidi, nominare supplenti a copertura del ‘buco’ perché quei posti ufficialmente non esistono. Si cerca di far quadrare i conti. Anche perché, per il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Luigi Catalano «non c’è esigenza di chiedere posti in più». Per recuperare risorse-maestri, l’ex Provveditore, Paolo Marcheselli ha invitato i presidi sia per abbassare le loro richieste se tra i ‘nuovi arrivi’ c’è chi può insegnare inglese. Sia di mettere su più classi chi ha già quell’abilitazione. Flc-Cgil e Cisl Scuola (che annunciano assemblee con presidi e sindaci) parlano di serie difficoltà. Drammatica la situazione sull’handicap: 30 ragazzi senza prof. Qui scattano esposti in Procura per violazione della legge 104.