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Resto del Carlino/Bologna: «ESPRIMIAMO ferma condanna per il ritardo con cui il ministero dell’Istruzione si appresta ad autorizzare l’invio di ulteriori insegnanti».

Usciti dall’ennesimo incontro a vuoto con i dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale, i sindacati della Scuola , stigmatizzano duramente il comportamento del ministero

02/08/2007
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Il Resto del Carlino

di FEDERICA GIERI
— BOLOGNA —
«ESPRIMIAMO ferma condanna per il ritardo con cui il ministero dell’Istruzione si appresta ad autorizzare l’invio di ulteriori insegnanti». Gettando così le scuole nel caos più totale.
Usciti dall’ennesimo incontro a vuoto con i dirigenti dell’Ufficio scolastico regaionale, i sindacati della Scuola (Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals e Gilda), stigmatizzano duramente il comportamento del ministero che, a tutt’oggi, «sembra intenzionato» (ma nulla di scritto ancora esiste) a concedere 600 docenti in più. Contingente che, peraltro, i sindacati ritengono del tutto «insufficiente per la nostra realtà» che, a settembre, deve tenere conto dell’arrivo di ben 9.000 studenti in più.
Ma a far infuriare e preoccupare le cinque sigle è la continua navigazione a vista che Roma sta imponendo a tutti. Obbligando così l’intera macchina della nomine non tanto a girare in folle quanto a bloccarsi completamente.
Non stabilendo una volta per tutta in modo chiaro e incontrovertibile quanti posti verranno concessi, gli Uffici scolastici provinciali, oltre a stoppare l’assegnazione delle supplenze, non sanno ancora bene quali classi riusciranno a far partire e quali no.
Conseguenza immediata delle non decisioni romane è «l’instabilità del sistema costretto a fermarsi per continue rettifiche dei posti». Inevitabile quindi chiedersi quale sarà la «qualità e la quantità del servizio» offerto alle famiglie a settembre.
Nella confusione totale, l’unica semi certezza pare la disponibilità del vice ministro all’Istruzione, Mariangela Bastico a ridurre di 57 unità il pesantissimo taglio (197 insegnanti) che l’Ufficio scolastico di Bologna era inizialmente costretto a compiere. Una sorta di riduzione del danno poichè contenendo la mannaia, da ‘potare’ ora rimangono solo 140 professori.


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