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Resto del Carlino/Bologna: Elementari in ginocchio, sos maestri

Il dirigente: «Sarò costretto a ridurre l’orario e far uscire prima i bambini»

22/08/2007
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Il Resto del Carlino

di FEDERICA GIERI
BASTA UN maestro in meno per mandare in crisi una scuola intera. E Mauro Casarini, preside delle elementari Fiorini (circolo didattico 11), questo lo sa bene.
Calata nella realtà quotidiana, il sanguinoso taglio di insegnanti, imposto dal ministero dell’Istruzione per far quadrare i conti, sta inguaiando molti istituti. Un caso su tutti: le Fiorini. L’anno scorso, potendo contare su 9 maestri e mezzo, Casarini ha trasformato cinque classi da modulo (30 ore) a tempo pieno (40 ore). Per la gioia di un centinaio di mamme e papà. Una magia frutto di un sapiente gioco di incastri di orario e limature destinata ora a naufragare.

LA SCUOLA di Borgo Panigale avrà, infatti, un maestro in meno. E con 8 insegnanti e mezzo, l’intera impalcatura salta. «La situazione è oscura», commenta sconsolato Casarini che si è visto anche cancellare, dopo che gli erano state concesse, ben otto ore di lingua inglese. Una grandinata di brutte notizie. «Di fronte a me ho un grosso interrogativo — avverte il preside che, nonostante tutto, continua a sperare nel miracolo —: o m’invento subito qualcosa o riduco il tempo scuola». Tradotto per le famiglie: «O faccio uscire prima i bambini da lezione (giusto un paio di giorni a settimana per far tornare l’orario con buona pace dell’apprendimento e della didattica) oppure devo chiamare personale esterno, quindi pagato dai genitori, a controllarli». Perché soli ragazzini di sei o dieci anni non ci possono stare. Un dilemma che deve trovare una rapida soluzione: le lezioni partono tra un paio di settimane e le mamme vanno informate.
E SE LE FIORINI piangono, altrove non si ride. Il circolo didattico 1, guidato da Gabriele Di Nino, si è visto sopprimere (anche qui dopo che era stato dato) un insegnante di sostegno. Risultato, «qualche alunno disabile avrà il maestro per 8-9 ore, invece di 11», spiega Di Nino che ora dovrà decidere su quale studente ‘incidere’. Al comprensivo di Vado Monzuno, di colpo si sono visti sparire un docente e mezzo.
Furente per quanto sta accadendo è Sandra Soster (Flc-Cgil): «Siamo al 22 agosto e le scuole stanno reinventando il modello organizzativo per far fronte alle richieste delle famiglie. Questo taglio ci sta costando lacrime e sangue». Per Patrizia Prati (Cisl Scuola), «non verrà garantito neppure il funzionamento delle classi».

SI PREPARA dunque un anno 2007-2008 tutto in salita. Duecentoquattro i giorni di lezione previsti: dal 17 settembre al 7 giugno. Date ufficiali. Anche se quasi tutti gli istituti, in virtù della loro autonomia, hanno preferito anticipare il suono della campanella. Così da giocarsi quei giorni in più, allungando ponti o vacanze.
Ad eccezione del santo patrono, uguali per tutte le festività (1, 2, 3 novembre, 8 dicembre, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno) e le vacanze di Natale (24 dicembre-6 gennaio) e Pasqua (20-25 marzo). Tra gli istituti non statali, anticipa l’istituto Sant’Alberto Magno (10 settembre), mentre il collegio San Luigi opta per il 17 settembre.


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