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Resto del Carlino/Ancona: Tagli all'istruzione, in due anni rimasti a casa 500 lavoratori

i posti tagliati nella provincia di Ancona ammontano a 147 per i docenti e 133 per il personale Ata. In totale sono 280 i posti di lavoro in meno con 17 classi eliminate nel capoluogo dorico tra tutti gli ordini di scuola, a fronte però di un aumento di ben 516 alunni rispetto allo scorso anno

08/09/2010
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Il Resto del Carlino

SCUOLA PUBBLICA ancora nel mirino per via dei tagli e della precarietà in cui versa il personale. Come denunciato in vista dell'avvio del nuovo anno scolastico dai sindacati, i posti tagliati nella provincia di Ancona ammontano a 147 per i docenti e 133 per il personale Ata. In totale sono 280 i posti di lavoro in meno con 17 classi eliminate nel capoluogo dorico tra tutti gli ordini di scuola, a fronte però di un aumento di ben 516 alunni rispetto allo scorso anno. Martedì scorso la lista «Gulliver Sinistra Universitaria» ha organizzato presso il Cortile Interno della Mole Vanvitelliana un dibattito pubblico intitolato: «Le reali conseguenze delle Riforme del mondo della Conoscenza: parliamone con i veri protagonisti», moderato da Carlo Cotichelli (Presidente del Consiglio Studentesco) e introdotto dalla segretaria provinciale della Flc-Cgil Manuela Carloni. Vi prenderanno parte il sindaco Fiorello Gramillano, l'assessore provinciale all'Istruzione Maurizio Quercetti (nella foto), il rettore Marco Pacetti, studenti, insegnanti e ricercatori precari e dirigenti scolastici. «E' il secondo anno di tagli indiscriminati alla scuola attacca Carloni a livello provinciale, al netto dei pensionamenti, sono circa 500 nel biennio i lavoratori rimasti a casa. Un danno non solo al personale ma a tutto il mondo della conoscenza, all'istruzione e alla ricerca. Il timore è che questa destrutturazione possa creare spazi, anzi aprire crepe, per il settore privato con gravi conseguenze per le generazioni future. Andremo infatti verso maggiori disuguaglianze». Nella scuola primaria saranno 28 gli insegnanti in meno, tre nella secondaria di primo grado e 115 nella secondaria di secondo grado (che si aggiungono ai 32 tagliati lo scorso anno). E veniamo al sostegno: 257 gli alunni disabili in più per il 2010/2011 nella provincia, mentre i docenti di sostegno aumentano di sole 41 unità. «Un licenziamento di massa senza precedenti l'affondo della segretaria provinciale Flc-Cgil le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti». Qualche esempio? «Classi sempre più numerose, anche con alunni diversamente abili, aumento di sezioni di scuola dell'infanzia che funzionano solo al mattino, cancellazione delle sperimentazioni come la terza lingua straniera nei licei linguistici, difficoltà nella garanzia della pulizia dei locali e nella sorveglianza degli alunni, nella gestione dei laboratori nella scuole secondarie di secondo grado, nella gestione degli uffici amministrativi». Ilaria Traditi


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