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Resto del Carlino/Ancona: Sindacati preoccupati per i tagli che sarebbero previsti nella scuola anconetana

CONFERENZA stampa unitaria tra i sindacati provinciali

30/04/2010
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Il Resto del Carlino

di ILARIA TRADITI
CONFERENZA stampa unitaria tra i sindacati provinciali della scuola Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals ieri mattina per lanciare un vero e proprio grido di allarme sui pesanti tagli applicati dopo la riforma Gelmini. In particolare al momento risulta la scuola primaria la più colpita, con 11 classi in meno da settembre rispetto a quest'anno a fronte però di un aumento di alunni di 70 unità. In totale, in base ai dati delle iscrizioni, saranno 20795 gli alunni divisi in 1020 classi: 31 posti saranno tagliati tra il personale docente, ci saranno sette specialisti in meno a insegnare la lingua inglese e in totale 38 pensionamenti. «A fronte dell'aumento degli alunni di 70 unità dichiara la segretaria provinciale Flc-Cgil Manuela Carloni per i quali ci sarebbero volute almeno 3 classi aggiuntive e 4 posti in organico di diritto, il ministero taglia nella nostra regione altri 175 posti nella scuola primaria e 31 nella nostra provincia. Le conseguenze sono pesanti». Inoltre, come denunciato dai sindacati, le classi saranno sempre più numerose: fino a 29 alunni per sezione (talvolta in presenza di compagni diversamente abili) quando la norma prevede un massimo di 20 alunni in presenza di handicap. A livello provinciale gli alunni diversamente abili sono aumentati di 27 unità per un totale di 545 e un rapporto con i docenti di 2,2 (la legge prevede un rapporto di 1 a 1). Se si applicasse questo rapporto, a fronte dei 249 posti assegnati ne mancherebbero altri 28. «Sempre più difficoltoso operare in classi sempre più numerose, con presenza di alunni diversamente abili spesso non coperti per molte ore di lezione prosegue Carloni con una presenza massiccia anche di bambini stranieri. Denunceremo puntualmente le situazioni più critiche». EMBLEMATICA la situazione dell'Istituto comprensivo Ancona nord dove dal prossimo anno verranno accorpate due classi, una a tempo pieno da 14 bambini e una a tempo normale da 15 bambini, arrivando in totale a 29 alunni senza tempo pieno, con disagi anche per le famiglie. Altra grave questione da risolvere secondo i sindacati è legata alla sicurezza degli edifici: sarebbero ben 80 su 393 totali quelli fuori norma nella nostra provincia, come indicato dallo stesso ministero che ha chiesto verifiche per poter approvare nuovi tetti massimi di alunni. L'aumento generalizzato degli studenti per classe non tiene conto infatti della reale situazione della nostra edilizia scolastica.


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