Resto del Carlino-Ancona-Aule semivuote in tutte le scuole
Aule semivuote in tutte le scuole JESI '#8212; E' stato uno sciopero a macchia di leopardo. Aule vuote in alcuni istituti superiori ma non tutti gli insegnanti hanno deciso, ieri mattina, di incro...
Aule semivuote in tutte le scuole
JESI '#8212; E' stato uno sciopero a macchia di leopardo. Aule vuote in alcuni istituti superiori ma non tutti gli insegnanti hanno deciso, ieri mattina, di incrociare le braccia. I sindacati parlano di una adesione del 50%; insomma, un successo. Dice Manuela Carloni (Cgil): "Siamo andati oltre ogni previsione, sia a Jesi che in Vallesina. In alcune scuole è stata superata la soglia del 50% ma complessivamente siamo in quella percentuale. Non mi risulta che ieri mattina le scuole abbiano chiuso i battenti. E' accaduto ad Ancona ma non a Jesi". Già, allo Scientifico come all'Istituto Tecnico, per arrivare alle scuole elementari o dell'Infanzia, gli insegnanti hanno deciso di far sentire la loro protesta. Lo sciopero, d'altronde, era stato fissato ben prima che la nuova legge rivoluzionasse il sistema scolastico italiano. Alle rivendicazioni dei docenti e del personale dell'Ata, si è unito anche il desiderio della pace. Sì perché la protesta della scuola è stata animata anche dalla speranza che i bombardamenti in Iraq finiscano presto. Per gli insegnanti i motivi di attrito col ministro restano forti. Proprio la Moratti infatti, aveva promesso nuovi aumenti in busta paga, come conseguenza del taglio di 8 mila 500 posti di lavoro, giustificati dalla minor presenza di alunni nelle classi. Quei soldi però, non sono mai arrivati a destinazione. Alla manifestazione di piazza insomma, si sono saldate anche le proteste contro la nuova riforma. Inoltre, i malumori riguardano anche questioni ormai consolidate negli anni, come quella dei precari, e della carenza di strutture. Di fatto, il governo Berlusconi, è l'accusa dei sindacati, non avrebbe mantenuto nessuna delle promesse fatte al corpo docente. In qualche caso la situazione irachena è stata al centro del dibattito, mescolata alla questione economica degli insegnanti. Gli studenti, tuttavia, già nei giorni scorsi avevano manifestato a favore della pace. Ieri mattina però il dibattito è rimasto circoscritto in aula, dove non ci sono state le lezioni per via dello sciopero del corpo insegnante.