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Repubblica/Torino: Troppi tagli e cattedre vuote La scuola scende in piazza

Oggi sit in dei confederali in piazza Castello I Cub attaccano Fioroni

18/05/2007
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la Repubblica

TIZIANA CATENAZZO

La scuola scende in piazza per protestare e sceglie non a caso il cuore di Torino con una manifestazione dalle 17 in piazza Castello. Insegnanti e genitori denunciano una situazione insostenibile, con un indebitamento ormai impossibile da ripianare - quasi 100 milioni di euro per tasse, esami di stato, supplenze – e precari che non ricevono lo stipendio da cinque mesi (alcuni dirigenti scelgono addirittura di non chiamarli, ripiegando sul personale interno o accorpando dove possibile le classi per più ore di lezione…). Oltre a questo, classi strapiene, e richieste non soddisfatte per il tempo pieno. Infine, la mancanza cronica del personale tecnico e amministrativo indispensabili per garantire il funzionamento minimo. «Non è per usare toni catastrofici, anzi, ma stiamo andando verso la completa paralisi, oltre all´offesa della dignità umana e professionale degli insegnanti costretti a insegnare in condizioni poco qualificanti e per di più senza retribuzione» afferma Donato Coviello dello Snals, il sindacato che solo formalmente non partecipa alla manifestazione – organizzata da Cgil, Cisl e Uil – pur condividendone tutte le motivazioni. Dalle sedi dei confederati, ecco le insufficienze a carico delle scuole dovute al governo: «La crisi per i tagli della Finanziaria è evidente a tutti – ha spiegato Alberto Artioli, Cgil – Per guardare ai numeri, si tratta di circa 200 cattedre nelle scuole di montagna, dove si insegna in pluriclassi (con ragazzi di età diverse, quindi) con 18 studenti quando ne sono previsti al massimo 15. Di 300 insegnanti per le richieste di tempo pieno, di 200 docenti per le superiori dove ci sono classi con più di 31 studenti, di 200 insegnanti di sostegno e di 50 insegnanti per le materne, di 100 docenti per i corsi di formazione per adulti, e infine di circa 900 posti alle superiori per abbattere gli spezzoni e assegnare delle cattedre complete». Oggi alla manifestazione prenderanno la parola alcuni insegnanti, genitori, dirigenti scolastici e Enzo Pappalettera, segretario della Cisl. A lato, la Cub scuola: «Noi oggi saremo, a partire dalle 18, in via Palazzo di Città, davanti alla sede della Margherita. Dopo 10 mesi di Fioroni – ha affermato Cosimo Scarinzi - abbiamo una legge finanziaria che continua la politica di tagli in perfetta continuità con i precedenti governi, che elimina decine di migliaia di posti di lavoro nella scuola, e una legge sulle donazioni che accresce esponenzialmente la ricerca di finanziamenti privati da parte delle scuole. C´è poi la riconferma di parti della riforma Moratti, prima fra tutte l´alternanza scuola-lavoro e la riaffermazione dell´idea perniciosa che l´obbligo di istruzione si possa assolvere attraverso la formazione professionale, e cioè non a scuola».


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