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Repubblica/Torino: Tassa rifiuti, scuole graziate I pagamenti sospesi sino al gennaio 2008

Il Comune viene incontro ai tanti istituti che rischiavano il pignoramento dei computer

13/06/2007
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la Repubblica

Pentenero soddisfatta: "Ma adesso il governo deve dare dei fondi speciali"

L´anno scorso la tariffa era già stata ridotta del 60 per cento. Il debito totale è di 10 milioni
Il provvedimento blocca gli interessi di mora e le procedure di ingiunzione
AGNESE GAZZERA

La scuola pubblica torinese è salva, almeno per ora. Il Comune ha dato una soluzione temporanea al problema che da tempo la strangola: la Tarsu, tassa sulla raccolta dei rifiuti.
La giunta ha deciso ieri di sospendere i termini per il versamento degli importi relativi al biennio 2005-2006, rinviando la data ultima al 31 gennaio del prossimo anno. Lo ha proposto l´assessore ai Tributi, Gianguido Passoni, ottenendo il consenso unanime della giunta. La decisione allontana non solo i pagamenti, ma anche la mora che incombe sulle scuole che hanno già ricevuto l´intimazione fiscale rischiando anche il pignoramento di beni come i computer o le attrezzature delle aule informatiche. Grazie al provvedimento, il maturare degli interessi di mora e le procedure ingiuntive sono temporaneamente bloccate.
La disastrosa situazione economica delle scuole pubbliche è un vecchio problema, anche per quanto riguarda la Tarsu. A livello regionale il debito delle scuole ha raggiunto i 10 milioni di euro. Già nel 2006, per alleviare il peso della tassa, il Comune l´aveva ridotta del 60%. L´agevolazione, riconfermata quest´anno, non è però stata sufficiente perché le scuole riuscissero a pagare. Il panorama è variegato, ma le difficoltà accomunano molte istituzioni scolastiche. Sia quelle che sono riuscite a pagare, del tutto o parzialmente, spesso attingendo ad altri capitoli di spesa, dando fondo alla disponibilità di cassa o utilizzando le risorse della Direzione regionale, sia quelle che non hanno potuto pagare nulla. Situazioni differenti che si ripercuotono inevitabilmente sull´attività: ne risente la programmazione, i pagamenti di supplenze e di sostituzioni subiscono ritardi di mesi quando non di anni, l´attività formativa langue.
Il problema della mancanza di fondi per il pagamento della Tarsu riguarda l´intero sistema scolastico. La misura-tampone, invece, permette solo alle scuole torinesi di tirare un sospiro di sollievo. L´assessore Passoni, però, con la proposta della sospensione intende dare un segnale: la possibilità di una strada percorribile su scala più vasta di Torino. «È la soluzione a un annoso problema che grava sul sistema scolastico e sui comuni, - afferma - mettendoli spesso in una contrapposizione involontaria».
Positivo il commento dell´assessore regionale all´Istruzione Giovanna Pentenero: «Apprezzo la scelta del comune di Torino, ma la vicenda non può essere lasciata alla buona volontà dei singoli comuni perché i piccoli non riuscirebbero ad assorbire i costi. Come Regione ci attiveremo con il ministero dell´Istruzione per ottenere risposte e fondi speciali».


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