Repubblica-Torino-"Staccò crocifisso da parete, non è vilipendio"

Il caso di una maestra di Settimo Torinese. Il pm chiede al gip l'archiviazione del caso
"Staccò crocifisso da parete, non è vilipendio"

TORINO - Staccare un crocefisso dalla parete di un'aula scolastica non può essere considerato vilipendio alla religione. Con questa motivazione il pm Nicoletta Quaglino ha chiesto al gip l'archiviazione per la maestra di Settimo Torinese che nel dicembre scorso era finita al centro delle polemiche alla scuola elementare "Gianni Rodari". L'insegnante aveva staccato il crocefisso riponendolo in uno scaffale. Secondo i racconti di alcuni genitori la maestra avrebbe invece gettato il crocefisso in un cestino e lo avrebbe poi appeso al contrario. Numerose associazioni cattoliche erano insorte denunciando l'insegnante e l'europarlamentare leghista, Mario Borghezio, si era presentato di fronte alla scuola con striscioni e volantini di protesta. Dopo sei mesi di indagini la procura di Torino ha però accertato che la maestra si era limitata a staccare il crocefisso dalla parete e che nessuno lo aveva gettato via o appeso al contrario. Il comportamento dell'insegnante, ha dunque concluso il pm, non può essere considerato offensivo di un simbolo religioso e pertanto la maestra va prosciolta da ogni accusa. Nei prossimi giorni toccherà al gip decidere l'archiviazione definitiva dell'inchiesta.