Repubblica-Torino-Si ritorna sui banchi ma la riforma non c'è
I corsi potrebbero partire solo a fine mese, quando si saranno raccolte le iscrizioni Si ritorna sui banchi ma la riforma non c'è Polemiche sulle sperimentazioni difficili ...
I corsi potrebbero partire solo a fine mese, quando si saranno raccolte le iscrizioni
Si ritorna sui banchi ma la riforma non c'è
Polemiche sulle sperimentazioni difficili
MARCO TRABUCCO
La riforma c'è, ma non si vede. Oggi iniziano le lezioni in Piemonte per quasi mezzo milione di studenti, dalle materne alle elementari. Ma delle due sperimentazioni della riforma Moratti, cui la nostra regione ha aderito nel luglio scorso con un apposito protocollo d'intesa firmato con il governo, ancora si sa poco o nulla.
A quella che prevede la possibilità di anticipare l'iscrizione dei bambini alla scuola materna, dai tre anni ai due anni e mezzo, e alle elementari dai sei anni a cinque anni e mezzo, hanno già aderito oltre venti scuole, di cui tre a Torino: la Pacchiotti, la Santorre di Santarosa e la Roberto d'Azeglio. Ma ancora non si sa quali avranno la possibilità di attuarla davvero. Bisogna attendere il parere obbligatorio, ma non vincolante, del Consiglio nazionale dell'istruzione, che arriverà a metà settimana, perché il ministero dia il via ufficiale al decreto. Poi inizierà la selezione delle scuole che attueranno davvero la sperimentazione (nove) sulla base di alcuni criteri già fissati, come la dotazione di strumenti informatici e la presenza di corsi di lingua straniera. Solo allora si potranno raccogliere ufficialmente le iscrizioni (anche se in alcuni istituti, soprattutto in provincia, le scuole hanno già elenchi ufficiosi di scolari disponibili). Insomma, se tutto andrà liscio i corsi potranno partire a fine mese. E ancora più incerta è la situazione per i corsi di formazione professionale regionale, che dovrebbero consentire di completare l'obbligo scolastico su cui pende la minaccia di un rinvio di un anno.