Repubblica-Torino-Scuola, tramonta l'ora di religione
Pagina XI - Torino TUTTI I NUMERI I primi dati rivelano un calo di interesse: 17 su cento si fanno esonerare. Maggiorenni tra i più lontani, nelle serali disertano quasi tutti Scu...
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I primi dati rivelano un calo di interesse: 17 su cento si fanno esonerare. Maggiorenni tra i più lontani, nelle serali disertano quasi tutti
Scuola, tramonta l'ora di religione
Sempre più studenti la evitano, boom di richieste "alternative"
TIZIANA CATENAZZO
L'ora di religione: un vero rebus. Da una parte gli addetti ai lavori (dirigenti scolastici, direzione scolastica regionale e settimanali di settore come Tuttoscuola) denunciano l'aumento nelle classi degli studenti che non se ne avvalgono, dall'altra parte la Curia avverte: "È presto per configurare catastrofi, non abbiamo ancora dati certi". Nel frattempo, mentre i presidi delle scuole chiamano sempre più supplenti per l'ora "alternativa", si sta svolgendo in questi giorni il concorso a cattedre per 1.100 candidati all'insegnamento della religione cattolica: 495 per la scuola primaria e 605 per la secondaria. Il vicedirettore scolastico Paolo Iennaco ha disposto un'indagine: "Entro la fine del mese avremo le risposte dalle scuole: sapremo quanti alunni hanno richiesto l'ora di religione e quanti no. È certo che l'aumento riguarda alcune scuole più di altre, e che la maggior parte di adesioni all'alternativa riguarda i minorenni: i maggiorenni infatti possono firmarsi da soli il permesso di uscire; i minorenni no, e religione è all'ultima o alla prima ora, nel calendario settimanale. I cosiddetti "non avvalenti" sono quasi il 100 per cento dei corsi serali, per ovvi motivi pratici. Per i corsi normali, l'adesione cambia anche rispetto al quartiere".
In Curia c'è molto cautela: "Gli ultimi dati indicano al 17,3% la percentuale di non frequentanti dell'anno scorso: il 5% in più rispetto alla media nazionale. Ma certamente la situazione va tenuta sotto controllo. Se pure il calo sarà confermato, non si può certo parlare di una crisi dell'identità religiosa nell'ambiente scolastico". Un altro elemento di valutazione è l'aumento degli studenti extracomunitari. Molti studenti delle medie (in ogni classe i rinunciatari sono 6 su 20, in media) dicono di "fare il catechismo al pomeriggio", ma la maggior parte, più semplicemente, "non ci va". Un'ultima polemica riguarda la scelta dell'ora alternativa. Teoricamente la scuola permette di scegliere, per chi non si avvale, tra lo studio individuale e l'ora alternativa. E in tanti preferiscono lo studio individuale, che significa spesso uscire un'ora prima da scuola per carenza di aule.