Repubblica-Torino: Scuola,, Sos alla Regione
CASO "Troppi iscritti rispetto agli organici previsti dal ministero" Scuola, Sos alla Regione Lettera dei sindacati: siamo all'emergenza "Il sistema piemontese risc...
CASO
"Troppi iscritti rispetto agli organici previsti dal ministero"
Scuola, Sos alla Regione
Lettera dei sindacati: siamo all'emergenza
"Il sistema piemontese rischia il collasso: sono stati tagliati oltre seicento posti"
MARCO TRABUCCO
La scuola piemontese rischia di affrontare il prossimo anno scolastico in situazione di emergenza. A lanciare l'allarme sono Cgil, Cisl e Uil con una lettera inviata al presidente della Regione Enzo Ghigo e firmata dai tre segretari del settore scuola, Alberto Artioli, (Cgil) Enzo Pappalettera (Cisl) e Diego Meli (Uil). A provocare inquietudine, spiegano, è l'alto numero di nuovi iscritti ai vari ordini scolastici in Piemonte, superiore di almeno 6 mila unità (4 mila solo nelle superiori), rispetto a quanto ha previsto il ministero quando ha stabilito gli organici degli insegnanti per il prossimo anno.
"A fronte di questo aumento di alunni e dell'incremento di richieste di tempo pieno o tempo prolungato da parte delle famiglie piemontesi, che richiederebbero un incremento di almeno mille insegnanti nella regione, il ministero ha invece tagliato oltre 600 posti. Le conseguenze, saranno insostenibili per il sistema scuola e formazione piemontese".
Secondo Cgil, Cils e Uil, infatti, in questo modo 3 mila bambini rischiano di non potersi iscrivere alla scuola dell'infanzia (senza contare quelli già nelle liste di attesa): sarebbero infatti necessarie in tutto il Piemonte almeno 111 nuove sezioni. E 12 mila famiglie che hanno chiesto il tempo pieno o prolungato per i loro figli non potranno averlo. Ma ci saranno anche conseguenze indirette: "Sì perché per trovare in qualche modo gli insegnanti necessari - spiega Artioli della Cgil - la Direzione regionale dell'istruzione metterà anche due alunni disabili per classe che non potranno così essere seguiti a dovere. Saranno fatte pluriclassi di più di 15 alunni, in contrasto con quanto stabilisce la legge, e le altre classi, specie nelle superiori senza rispettare gli attuali criteri e violando le norme di sicurezza. E saranno abolite nuove sezioni staccate nelle piccole comunità specie di montagna, con ovvii disagi per gli studenti. la carenza di insegnanti poi avrà conseguenze anche sulla possibilità delle scuole di mantenere l'offerta formativa e di avviare azioni contro al dispersione scolastica. In questo modo - conclude Artioli - l'intero sistema scolastico si troverà a perdere in quantità e qualità".
Per questo, i sindacati chiedono a Ghigo un intervento "consapevoli del ruolo crescente che la Regione assume nella programmazione delle risorse del sistema scolastico e formativo".