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Repubblica-Torino-Scuola, partenza tranquilla definiti gli organici del 2005

L'intesa firmata dal direttore Dominici conferma anche il numero dei docenti per il tempo prolungato Scuola, partenza tranquilla definiti gli organici del 2005 Accordo tra i sindacati...

25/01/2005
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la Repubblica

L'intesa firmata dal direttore Dominici conferma anche il numero dei docenti per il tempo prolungato
Scuola, partenza tranquilla definiti gli organici del 2005
Accordo tra i sindacati e il Miur
Sollecitato lo sblocco delle immissioni di personale tecnico e amministrativo
TIZIANA CATENAZZO


Se questi sono, per docenti e studenti, i giorni più decisivi e "caldi" dell'anno (per via delle pagelle), sia la Direzione regionale che le organizzazioni sindacali della scuola sembrano essersi assegnate un ?ottimo' a vicenda, grazie alla soluzione finalmente trovata, in comune, alla delicatissima questione dell'organico: la dotazione - di insegnanti e personale scolastico - ogni anno attribuita alle scuole sulla base di un precario equilibrio di somme, equazioni e differenze (ministeriali) che a ridosso dell'estate mettevano più o meno in pari, da un lato, le previsioni ministeriali (l'organico ?di diritto') e dall'altro, il numero delle classi e degli allievi denunciato dalle scuole, dopo aver ricevuto le iscrizioni da parte delle famiglie (l'organico di fatto). "Abbiamo siglato un accordo ? ha affermato ieri il nuovo direttore scolastico Anna Maria Dominici - che darà alle scuole e ai genitori la certezza degli organici: grazie al fatto che non ci saranno tagli, da Roma, le scuole potranno garantire il rispetto dell'offerta formativa elaborata e proposta alle famiglie". I tempi della scuola (prolungato o normale) saranno così confermati, e questo perché si farà riferimento alle ultime iscrizioni, e non più al numero degli studenti presenti in classe l'anno prima. "Vi sarà piena omogeneità in tutte le province ? ha aggiunto il vicedirettore Paolo Iennaco, ricordando che l'anno scorso era stata proprio Torino a doversi ?aggiustare' di più, per la carenza di organico. "Il Piemonte quindi anticipa, rispetto all'organico, le dotazioni ministeriali: le scuole possono, in teoria, già definire le classi, tenendo anche conto che per le superiori si prospetta un rientro anticipato al 1° settembre per le Olimpiadi". Numerosi altri argomenti sono stati trattati ieri in via Pietro Micca: "Il tempo pieno ? ha detto Alberto Artioli della Cgil ? che a Torino viene adottato dal 55% delle classi, va sempre sostenuto: la riforma è un percorso di trasformazione che deve prevedere margini di flessibilità". E se Enzo Pappalettera, della Cisl, ha fatto presente la forte crescita di studenti prevista a settembre (1.030 studenti in più alle elementari e circa 2.000 alle superiori), Diego Meli della Uil aggiunge: "Né va trascurata la necessità di contributi aggiuntivi per il personale Ata, per cui le norme di riferimento sono del 1976: ci sono nella scuola nuove emergenze, come l'aumento delle situazioni di handicap. Ma anche l'educazione musicale è poco sviluppata da noi: siamo agli ultimi posti, in Italia, per il numero di classi di strumento musicale".


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