Repubblica-Torino-Scuola, l ingiustizia è doppia
Al Piemonte arriveranno circa 2,5 milioni. Leo: "Solo briciole". Intanto vengono ridotti i fondi per l'autonomia Scuola, l'ingiustizia è doppia Dopo i buoni, il bonus alle private. E...
Al Piemonte arriveranno circa 2,5 milioni. Leo: "Solo briciole". Intanto vengono ridotti i fondi per l'autonomia
Scuola, l'ingiustizia è doppia
Dopo i buoni, il bonus alle private. E nelle statali si paga...
FABIO MARZANO
Scuola sempre meno equa: oltre ai buoni regionali, gli studenti delle private potranno sfruttare anche gli stanziamenti del governo, cumulabili con i fondi voluti da Palazzo Lascaris. Un salto in avanti verso un'istruzione di serie A e una di serie B. Dei 30 milioni di euro previsti dal decreto Moratti-Tremonti, l'8 per cento, circa 2,5 milioni di euro, è destinato al Piemonte. "Un provvedimento sproporzionato rispetto alla politica di tagli che viene applicato alle statali '#8211; spiega Domenico Chiesa, professore di filosofia al liceo Peano e presidente nazionale del Cidi, l'associazione degli insegnanti '#8211; oltre a una riduzione drastica dei fondi per l'autonomia, ci sarà anche una razionalizzazione del personale. Non si tratta di uno scontro ideologico, ma di rispettare un principio di giustizia. E' ridicolo parlare di scuola libera" .
Nel portafoglio delle famiglie piemontesi peseranno di più le cosiddette attività integrative, come i laboratori pomeridiani o i corsi di teatro. "I più penalizzati, però, saranno i ragazzi degli istituti tecnici, che dovranno affrontare da soli le spese per le esercitazioni e per le strutture, mentre nei licei ci saranno meno disagi" spiega l'assessore comunale al sistema educativo Paola Pozzi. E aggiunge: "A rischio ci sono le capacità progettuali della scuola pubblica che, con meno soldi a disposizione, dovrà rivedere programmi e obiettivi" . Nelle elementari gestite da Palazzo civico, in genere, vengono chiesti 70 euro per classe, circa 3 euro a bambino, per lezioni extra di 15 o 20 ore. Una cifra questa che può lievitare in istituto superiore fino a 70 euro. "Chi si iscrive alle private, al contrario, avrà un milione in tasca. '#8211; commenta Chiesa, che si è detto pronto a denunciare il decreto in sede costituzionale '#8211; mi sembra che questa impostazione segua la linea del privilegio. Alla fine, creeranno un sistema all'americana, chi può sceglie il privato, il resto è Bronx" .
Accuse ingiustificate secondo l'assessore regionale alla cultura Giampiero Leo, padre della legge sui buoni scuola: "Da Roma arriveranno solo le briciole, rispetto alle risorse a disposizione della Lombardia, per esempio. Il governo ha confermato che la nostra strada era quella giusta. L'assegnazione dei contributi, oltretutto, è allargata a tutte le famiglie sotto un certo reddito, che hanno accesso agli aiuti e possono scegliere dove far studiare i loro figli. Un'attenzione alle fasce deboli che tradotta significa libri gratuiti e il rimborso del 75 per cento delle spese per la scuola" . Non basta, dicono i professori, che ieri hanno diramato un comunicato con Legambiente e altre realtà dell'associazionismo. "Le private potranno avere sempre un controllo diretto sugli studenti, decidere chi entra e chi no '#8211; conclude il presidente del Cidi '#8211; Come? Aumentando la retta" .