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Repubblica/Torino: Scuola, insegnanti alla carica boom di iscrizioni ai sindacati

Il malcontento aumenta, tesseramenti raddoppiati anche tra i non docenti

06/01/2008
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la Repubblica

Lo Snals: il rapporto comunque resta basso la partecipazione non è più quella di un tempo
La Uil: il governo deve riconoscere anche economicamente il nostro impegno

TIZIANA CATENAZZO

Raddoppio delle tessere sindacali per docenti, supplenti, personale ausiliario e tecnico-amministrativo della scuola: colpa del diffuso malessere in cui versa il sistema scolastico, spiegano presidi e docenti, in cui si registrano purtroppo forti differenze nella distribuzione delle risorse e grossolane sperequazioni, da istituto a istituto, nella politica dell´organico e dei finanziamenti. Da 320 a 632 nuove iscrizioni alla Cgil (di cui il 74% di donne) in un anno, il 10% di aumenti per lo Snals, e un decisivo recupero a fine anno, da settembre a oggi, per la Uil, che in tre mesi ha tesserato 225 nuovi iscritti. Con il nuovo anno, la riapertura dei giochi e delle contrattazioni è fissata per il 9 alle 11 in direzione regionale, con Francesco De Sanctis, per discutere dei tagli d´organico già previsti in finanziaria e le iscrizioni agli sgoccioli: settembre 2008 in bilico. Anche ai Cobas le iscrizioni sono in consistente aumento. Con un oroscopo nero per il 2008, il personale della scuola precario e di ruolo, avverte maggiori problemi e stress da affrontare, e perciò si arruola nel sindacato, è un vero ritorno di fiamma? «Non assistiamo certo a quella sentita, quasi antica, partecipazione politica di un tempo. Se la scuola è stata spesso anticipatrice di tendenze, io non mi illuderei troppo», chiosa Franco Coviello, dello Snals. Per le circa 6000 immissioni in ruolo del 2007, un totale di 1500 nuovi iscritti ai sindacati, è già da considerarsi un successo. «La crisi sindacale ancora esiste, il rapporto tra lavoratori e iscritti è decisamente basso - aggiunge Coviello - Nelle scuole il malcontento è alto, noi sindacalisti dovremmo davvero tornare a lavorare come un tempo, badando ai problemi concreti. Non si offenda nessun collega, per carità, queste considerazioni le rivolgo a me stesso per primo. Ma questo che viviamo e agiamo ora, mi pare solo un sindacato delle parole che poco incontra il disagio presente nelle scuole». Un esempio, magari poco lusinghiero ma di sicuro stimolo: «Gli altri sindacati hanno deciso l´anno scorso di diffondere notizie e promesse, alle scuole, sui buoni e futuri risultati delle contrattazioni, che poi non si sono avverati - spiega ancora il sindacalista - mentre noi che non ci credevamo non l´abbiamo fatto. Ma questo modo di agire ha comportato, a catena, il diffondersi di una finta buona novella, che alla fine dei giochi appesantisce il clima e esaspera i docenti».
Più ottimista l´atteggiamento di Diego Meli, segretario regionale Uil: «Il nostro impegno è massimo, e questo sarà un anno davvero difficile, in cui ci sentiamo investiti da un gran carico di responsabilità, con i tagli annunciati - commenta - Ci aspettiamo fermamente che il ministro dia risposte serie sul versante del personale docente, oltre che tecnico-ausiliario, riconoscendo anche economicamente l´impegno e la dignità professionale dei lavoratori della scuola. Ribadiamo la nostra contrarietà alla politica del governo che guarda solo ai numeri senza badare ai bisogni, al merito e alla realtà delle nostre aule, quando proprio alla scuola vengono accollate le emergenze sociali».


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