Repubblica-Torino-Poche le ore di lezione Prof in crisi"

Perrini, liceo Galileo Ferraris
"Poche le ore di lezione Prof in crisi"

"Non è una sorpresa che gli studenti piemontesi e quelli italiani in generale siano più deboli rispetto ai loro coetanei stranieri in matematica e nelle materie scientifiche" dice a caldo Mario Perrini, preside del liceo scientifico Galileo Ferraris. E le cause sono molteplici: "In Italia si sconto un ritardo soprattutto per ciò che riguarda la presenza quantitativa della matematica e della scienze, in assoluta nella scuola e in particolare in quella superiore. Basti pensare che nel liceo classico, paradigma del nostro sistema formativo superiore, un liceo che ha tanti meriti e che è stato anche imitato all'estero, nei primi due anni ci sono solo due ore di matematica la settimana. E senza la quantità non si può fare qualità. Certo, in mancanza di una riforma complessiva delle superiori si è sopperito con le sperimentazioni, almeno nelle scuole migliori. E non è un caso che tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta le iscrizioni nei licei scientifici siano aumentate moltissimo (a Torino si è passati da uno a dieci licei) mentre quelle ai classici sono rimaste stabili: perché c'è questa fame di conoscenza scientifica".
Per Perrini poi c'è anche un problema di insegnanti: "La crisi delle materie scientifiche, che colpisce anche le università, fa sì che ci sia una carenza di insegnanti di matematica, fisica e così via. Sono pochi, anche se in genere ben preparati. Ma non bastano ce li strappiamo tra una scuola e l'altra e così a volte si deve ricorrere a supplenze meno qualificate. Anche perché un bravo matematico, fisico, un bravo ingegnere ha opportunità più forti della scuola sul mercato del lavoro. Ci vorrebbe una volontà politica che predisponesse incentivi economici e professionali per spingere i giovani a scegliere questa strada, quella dell'insegnamento".
(m. trab.)