Repubblica/Torino: Notte bianca alle elementari contro i tagli della Gelmini
Genitori, allievi, docenti, bidelli occupano la Fontana
STEFANO PAROLA
Proteste di fine anno, giusto prima del rompete le righe per le vacanze estive. D´altronde, il periodo è quello giusto, perché la seconda ondata di tagli imposti dalla riforma Gelmini si sta facendo sentire proprio in questi giorni. Alla scuola elementare Fontana, per esempio, hanno scoperto che a settembre avranno un posto di insegnante d´inglese in meno e pure il laboratorio di italiano per gli stranieri. Così mamme, papà, allievi, insegnanti, segretari e bidelli hanno deciso di "occupare" l´istituto di zona Vanchiglia. Niente di violento o duraturo, giusto una "notte bianca" iniziata ieri alle 17 con una serie di laboratori con i bambini, e proseguita con una cena sociale. Come spiega Cinzia Maiolini, presidente del consiglio di istituto del comprensivo Ricasoli, di cui la Fontana fa parte, «con l´iniziativa vogliamo evidenziare come la scuola, luogo principe di elaborazione culturale, subisca un grave depauperamento a causa della riforma. Solo nei nostri due istituti perderemo due classi prime alla media e rischiamo di non avere una prima alle elementari».
Le acque sono agitate anche nelle superiori. Ieri sera i ragazzi dell´Istituto magistrale Berti hanno organizzato un concerto di protesta in piazza Bernini, davanti alla Suism, con tutti i talenti della scuola. Il motivo? «Con il riordino dei licei non ci è stato più assegnato l´indirizzo musicale», racconta Marlon, uno degli studenti-organizzatori.
Basta così? Niente affatto, perché oggi tutta il mondo dell´istruzione torinese scenderà in piazza. L´appuntamento è alle 14.30 davanti a Palazzo Nuovo, punto da cui partirà un corteo di personale scolastico, genitori e studenti di tutte le età. Ci saranno pure gli universitari, che continuano a occupare il Rettorato e che ieri hanno ospitato un concerto dell´orchestra del Regio. Destinazione piazza Castello, dove verrà allestito un presidio suddiviso in aree tematiche, metà dedicate allo svago e metà agli effetti della riforma Gelmini. A predisporre il tutto, con la collaborazione di Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola provinciali, è il tavolo "Riprendiamoci la scuola"