Repubblica/Torino: Mussi: sulla ricerca l´impresa dorme
Incontro con i rettori e i rappresentanti delle aziende. Ribadito il no alla nascita dell´università privata della Compagnia
Incontro con i rettori e i rappresentanti delle aziende. Ribadito il no alla nascita dell´università privata della Compagnia |
Mussi: sulla ricerca l´impresa dorme |
Il ministro conferma i 70 milioni per la rete degli atenei piemontesi |
"Gli imprenditori devono poter utilizzare a piene mani le scoperte, non pilotarle" |
TIZIANA CATENAZZO |
«Stiamo peggio di come potremmo stare, e meglio di come si racconta»: ieri il ministro dell´Università Fabio Mussi, intervenuto all´incontro tra atenei e imprese organizzato dall´Environment Park, ha rimproverato le seconde, colpevoli di non investire significativamente nella ricerca («siamo a livelli primitivi, neandertaliani») nonostante i nostri ricercatori si aggiudichino il terzo posto fra i paesi del G8 e vengano richiesti per progetti di ricerca internazionali del massimo livello. E dopo aver riconfermato la piena bocciatura dell´università privata promossa in Piemonte dalla Compagnia di San Paolo «in molti mi saranno grati per questa mia battaglia contro la proliferazione degli atenei», Mussi ha rassicurato i rettori piemontesi sulla prossima firma - il 19 marzo - di un protocollo d´intesa che finalmente renderà certi non solo i finanziamenti (70 milioni in tutto) ma stabilisce una "tavola allargata di regia" e la nascita di un sistema a rete fra le Università piemontesi con investimenti comuni su settori prioritari. «Questo accordo ha un significato molto forte e ci definisce primi e veri autori dello sviluppo locale - ha spiegato il rettore del Politecnico Francesco Profumo - specie dopo aver avviato in corso Duca un nuovo modello di governo e l´istituzione di una commissione di valutazione (del nuovo piano strategico d´ateneo) tutta esterna, e quindi assolutamente "non-autoreferenziale", perché composta da rettori delle più grandi università del mondo». Con processi di valutazione sia in itinere che ex post, previsti dal protocollo tanto atteso, sarà forse il Politecnico a proporsi come modello di ateneo che gode di un´autonomia forte, ma responsabile? «E´ proprio qui il punto - ha ribadito il ministro - far incontrare l´autonomia, che è stata spesso esercitata in maniera discutibile, con il principio di responsabilità che è parecchio mancato… Poi, la necessità di attaccare l´impresa alle Università: la prima deve poter prendere a piene mani dalle scoperte dei ricercatori. Non pilotarle, ma sostenerle e utilizzarle». A Roma si sta perciò lavorando per agevolare e defiscalizzare l´assunzione dei ricercatori da parte delle imprese e della pubblica amministrazione: «Il titolo di dottore di ricerca è preziosissimo e va valorizzato. Non è possibile che un ricercatore guadagni meno della domestica di mia madre, con tutto il dovuto rispetto per la domestica…». L´incontro con Mussi è ritenuto soddisfacente per il sistema piemontese della ricerca: «Il nostro territorio è spesso svantaggiato rispetto alle altre regioni - ha aggiunto Giovanni Ferrero direttore amministrativo in via Verdi - e anche le difficoltà delle grandi aziende locali hanno pesato parecchio sui finanziamenti. Il protocollo d´intesa servirà anche a relazionarci meglio, e con più peso, al ministero». |