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Repubblica/Torino: Maturità più severa per 13mila studenti

l'´esame di stato

27/04/2007
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la Repubblica

TIZIANA CATENAZZO

La maturità prende il via. L´esame di Stato diventato più serio perché prevede un presidente e i commissari per la metà esterni, coinvolge quest´anno circa 13 mila studenti di quinta superiore di Torino e provincia, distribuiti in 962 classi e 482 commissioni d´esame. Con 1.446 professori delle superiori che entro la prima settimana di maggio riceveranno la nomina per andare a esaminare e valutare studenti di altre scuole piemontesi. Questi i numeri forniti da via Coazze, che anticipano l´arrivo di stipendi estivi più pesanti per l´amministrazione. «Ma più che al portafoglio, per il momento pensiamo all´organizzazione: temiamo purtroppo che in molti rinunceranno o si daranno malati - paventa il vicedirettore scolastico regionale Paolo Iennaco – e per questo confidiamo molto sulla professionalità dei colleghi. Perché questo è un anno importante, che inaugura un tipo di esame che ha caratteristiche richieste a gran voce da docenti e studenti. E´ necessario che ognuno faccia la sua parte». Il sistema si mette in moto anche per quanti sosterranno l´esame da privatisti – sono circa 500 solo nel capoluogo – e negli istituti paritari, con un migliaio di candidati. La tensione si avverte già fra i banchi. Saranno più o meno severi i commissari esterni? Ma soprattutto: con quanti debiti e insufficienze si è ammessi all´esame? L´incertezza regna sovrana, perché non c´è una regola unica, valida per tutti. A decidere sui singoli casi si pronuncerà il singolo consiglio di classe. Giudicando la gravità delle insufficienze, e se lo studente è nel complesso in grado di affrontare le prove. «La norma ministeriale non definisce un criterio unico - spiega la preside del Santorre di Santarosa, Giovanna Farina - e perciò nel prossimo collegio di metà maggio stabiliremo un orientamento il più possibile omogeneo per tutta la scuola. L´arrivo dei colleghi esterni irrigidisce già alcuni docenti, e quindi credo che saranno più scrupolosi nei giudizi di ammissione». Ma i casi disperati, con tante insufficienze e tanti debiti all´ultimo anno, non è neppure pensabile che esistano. In teoria. «Noi avremo un giudizio di ammissione per tutti gli studenti, ammessi e non ammessi – aggiunge Antonino Moro preside del Pininfarina – che in ogni caso servirà, come succedeva un tempo, a presentare il candidato alla commissione. Da noi 30 ragazzi su 160 arrivano agli scrutini finali con un debito da recuperare, e per la maggior parte si tratta di debiti in matematica, cosa che da noi non stupisce. Credo che quasi tutti saranno ammessi, se non ci saranno altri debiti o insufficienze particolarmente gravi a pesare sul giudizio complessivo». La commissione mista è generalmente gradita: l´arrivo di docenti esterni permetterà non solo di valutare gli studenti in maniera più oggettiva, ma anche ai colleghi di misurarsi e confrontarsi fra loro rispetto ai metodi, alle valutazioni. «Sono molto contento: questa prova è uno dei più diretti metri di valutazione del nostro operato, del nostro modo di insegnare – aggiunge Tommaso De Luca, vicepreside dell´Avogadro. E´ una tensione positiva, quella che si avverte a scuola in questo periodo, ed è la tensione ‘prima degli esami´ veri. La scuola che fa scuola è questa, ricordiamocelo, non tanto quella che appare sui giornali…».


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