Repubblica/Torino: Le sezioni "primavera" una questione privata
Troppi vincoli per le Statali, solo le paritarie avviano la scuola per i bimbi dai 2 ai 3 anni
SARA STRIPPOLI
Le «sezioni primavera», classi ponte fra il nido e la scuola dell´infanzia, partiranno il 15 settembre in 69 scuole piemontesi. Soltanto 17 sono statali o comunali, tutte le altre nasceranno in istituti paritari, in prevalenza religiosi. Oggi saranno spedite le lettere indirizzate agli 800 bimbi fra i due e i tre anni che avranno accesso alla sperimentazione. Un´occasione per i piccoli in lista d´attesa per il nido o la materna di essere iscritti ad un nuovo percorso educativo.
L´elenco delle scuole che hanno passato l´esame è pubblicato sul sito del ministero: 69 in tutto il Piemonte (sono 73 mila i bambini piemontesi nella fascia d´età fra i 2 e i 3 anni), passate dopo una selezione severa, considerato che erano 110 le richieste presentate. Soltanto due gli istituti finanziati in città, l´Istituto Adorazione Sacro Cuore di viale Curreno 21 e la scuola infantile Borgnana Picco di corso Moncalieri 25. In provincia di Torino le sezioni primavera che riceveranno i fondi sono 17. Un solo Comune della provincia torinese, Collegno con la scuola materna Rodari, ha presentato e ottenuto la richiesta di finanziamento. Anche se poi, a guardar bene gli elenchi, sono i progetti delle statali e delle comunali quelli che hanno ottenuto il punteggio più alto per la qualità, secondo la valutazione della commissione chiamata a valutare e a decidere l´esclusione delle scuole che non presentavano le caratteristiche richieste dal bando. Ad ogni scuola andranno 25 mila euro (in due tranche, una all´avvio del progetto, una a marzo 2008), 2 milioni il totale dei fondi arrivati per il Piemonte.
«Nessuna intenzione di privilegiare le non statali - spiega l´assessore all´Istruzione della Regione, Gianna Pentenero - La ragione è che l´iniziativa è partita in ritardo e le scuole statali sono in parte penalizzate da un iter di approvazione dei progetti più lungo e complesso. L´approvazione è di metà giugno, il termine di scadenza era il 15 luglio, le statali possono essersi trovate in maggiore difficoltà». Un secondo ostacolo per le scuole statali può essere rappresentato dalla carenza di spazi, fa notare Chiara Profumo della Cgil: «Per molte comunali e statali il problema degli spazi è reale e questo aspetto complica la possibilità di presentare un progetto in tempi ristretti». Non si tratta dunque dell´antica avversione degli insegnanti delle scuole statali torinesi per l´anticipo a due anni e mezzo siglato dalla Moratti, chiarisce l´assessore: «A differenza del semplice anticipo per età della proposta Moratti, nelle sezioni primavera si tratta di sperimentare un percorso educativo concreto e studiato sulle esigenze di bimbi di quell´età. Un modulo innovativo che dovrebbe far nascere anche una nuova figura professionale».
I 25 mila euro serviranno anche in parte ad abbassare le rette per i bimbi inseriti nelle classi primavera. Anche se è prematuro capire quale riduzione ciascuna scuola sarà in grado di offrire alle famiglie dei piccoli. L´erogazione dei fondi, non è automatica, ma sarà subordinata ad accertamenti puntuali da parte del Comune, il quale dovrà verificare che siano confermati parametri richiesti e rilasciare l´autorizzazione entro metà settembre.