Repubblica/Torino: La scuola non va. I genitori tornano in piazza
Venerdì in corteo con gli studenti, lunedì in classe con scope e stracci
La scuola non va, i genitori tornano in piazza
STEFANO PAROLA
I genitori si ribellano. Scendono in piazza, si mettono a pulire i pavimenti, tinteggiano di loro iniziativa le aule. Soprattutto denunciano la situazione in cui versano gli istituti dei propri figli dopo i tagli della riforma Gelmini e la riduzione del 25% inflitta al personale delle pulizie dal ministero dell´Istruzione
Prima tappa: la piazza. Domani in piazza Albarello i papà e le mamme si uniranno al corteo organizzato dagli studenti: «Saremo muniti di rotoli di carta igienica - spiega Silvia Bodoardo, presidente del Coordinamento genitori - per denunciare che la scuola pubblica sta "andando a rotoli" e che ormai non ha più risorse neppure per le cose più basilari». Nel mirino ci sono gli effetti dei tagli ministeriali su elementari e medie (classi affollate, norme di sicurezza disattese, bambini senza sorveglianza, scuole sporche e via dicendo) ma anche il riordino delle superiori e il caos che ha generato. Parteciperanno anche Flc-Cgil e sindacati di base.
Sabato i genitori dei ragazzi che frequentano l´istituto comprensivo Manzoni di corso Marconi tinteggeranno la scuola. Hanno trovato uno sponsor che gli fornisce la tinta e nelle scorse settimane si sono già dati da fare per risistemare le due palestre. Dopodomani risistemeranno cinque aule che necessitano di interventi urgenti.
Lunedì i papà e le mamme della elementare Manzoni di corso Svizzera imbracceranno spazzoloni e scope. Obiettivo: pulire le aule. Ma anche lanciare un segnale: «Con i tagli al personale - racconta Fabrizio Valabrega, uno dei genitori che hanno ideato l´iniziativa - il livello di igiene dell´edificio si è deteriorato e spesso si presentano problemi di sorveglianza nelle classi». Una protesta simbolica che nelle prossime settimane si diffonderà in tante altre scuole della città.
E il Pd non starà a guardare. Oggi distribuirà volantini davanti alle scuole della città e ha organizzato alcuni presidi in vari punti della provincia: «Vogliamo prendere posizione nei confronti delle politiche del governo - dice il segretario piemontese Gianfranco Morgando -. Siamo critici nei confronti del taglio delle risorse e dei modelli scolastici presentati dal ministero e riteniamo che la scuola debba essere un tema centrale anche nel dibattito regionale».