Repubblica/Torino: L´inizio della scuola al tempo di Internet
non sarebbe più opportuno decidere le vacanze a partire dalla programmazione scolastica invece che determinare la scuola sulla base delle vacanze?
Pregi e difetti del voto online
MARCO VACCHETTI
Votate, votate, votate! No, non si tratta di un invito politico, né di decidere chi vincerà il Festival di Sanremo. Più semplicemente abbiamo a che fare con San Remigio. Ricordate? Il primo di ottobre... Un tempo le scuole iniziavano in quel giorno e "Remigini" si chiamavano gli alunni di prima elementare. Altri tempi. Oggi in Italia le scuole cominciano a settembre e la Regione Piemonte ha deciso di consultare con un sondaggio online i cittadini per definire il calendario delle lezioni 2007/2008 al fine di "venire incontro alle esigenze delle famiglie con più figli in età scolastica e degli studenti". Bene. Un buon esempio di democrazia partecipata. Dal 19 marzo gli internauti (e gli altri?) potranno esprimere la propria preferenza tra le tre opzioni proposte. Fermo restando che in ogni caso i giorni di scuola saranno 207, a variare saranno i periodi di vacanza e i "ponti". Ho provato a selezionare, una dopo l´altra, le tre ipotesi. Per tre volte mi hanno ringraziato e ho avuto l´impressione che si possa votare all´infinito. Strano...
Ora, il nocciolo della faccenda non sta tanto nella scelta, ma nei criteri che la guidano. Il calendario scolastico, oltre a essere, come ricorda l´assessore Giovanna Pentenero "uno degli strumenti di governo del territorio", è anche, e soprattutto, uno strumento didattico. Insomma, non sarebbe più opportuno decidere le vacanze a partire dalla programmazione scolastica invece che determinare la scuola sulla base delle vacanze? Consultare le famiglie è cosa buona e giusta, non c´è dubbio. E consultare presidi e docenti? Abbiamo già assistito al sacrificio delle esigenze della didattica nel caso della «settimana corta». Molte scuole, sempre per "venire incontro" alle famiglie (e non perdere iscritti...) compattano il monteore settimanale in cinque giorni, ovvero: sabato libero, sei ore al giorno di lezione, lamentele automatiche per i troppi compiti a casa da svolgere in minor tempo, quindi meno compiti e venerdì sera tutti in coda sull´autostrada. Governo del territorio. In altri paesi le vacanze sono "intelligenti" in quanto scaglionate. E poi non dimentichiamo che il termine "vacanza" deriva dal latino vacare, ovvero essere libero, sì, ma anche: essere vuoto... Allora, vuotate, vuotate, vuotate!