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Repubblica-Torino-In piazza o in chiesa ci andiamo insieme"

LA REPLICA Dimostrazione "parallela" di genitori e insegnanti. E ragazzini... "In piazza o in chiesa ci andiamo insieme" le nuove famiglie Con i genitori separati serve di...

23/05/2004
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la Repubblica

LA REPLICA
Dimostrazione "parallela" di genitori e insegnanti. E ragazzini...
"In piazza o in chiesa ci andiamo insieme"
le nuove famiglie Con i genitori separati serve dialogare, non bisogna giudicare: ai figli non fate la morale
SARA STRIPPOLI


Un confronto a distanza. Ieri mattina il cardinale Severino Poletto ha criticato chi scende in piazza con i bambini, nel pomeriggio piazza Castello si è riempita con 500 bambini, genitori e insegnanti che per tutto il pomeriggio hanno giocato e cantato per protestare a favore della scuola pubblica e contro la riforma Moratti. Non una manifestazione ma una festa, ha ricordato il Coordinamento genitori che ha portato in piazza giocolieri, musicisti e animatori che hanno colorato la piazza fino alle sei di sera. Per la presidente del Coordinamento genitori, Roberta Levi, le critiche dell'arcivescovo non colgono nel segno lo spirito delle iniziative di protesta contro la riforma: "La presenza dei bambini non va intesa come una strumentalizzazione ma come una presenza allargata che coinvolge l'intera famiglia. Se i genitori decidono di andare a una manifestazione ci vanno anche i bimbi. È la famiglia che si muove, non diversamente da quando un nucleo familiare decide di partecipare a un evento religioso o si va tutti insieme allo stadio".
Per Silvia Bodoardo "nessuno intende negare la libertà di scelta di chi opta per la scuola privata. Quello che noi stiamo facendo è tentare una difesa della scuola pubblica di qualità. E in fondo la scuola è soprattutto dei bambini che la frequentano, perché non coinvolgerli tentando di spiegare anche a loro le ragioni di una protesta in cui i loro genitori credono fortemente?". Le lunghe liste di attesa per l'ingresso nelle scuole statali dell'infanzia, dice il segretario regionale della Cisl scuola Enzo Pappalettera, "indicano il forte gradimento delle famiglie nei confronti della scuola pubblica, è quindi logico che si chiedano risorse e garanzie per farla lavorare in modo efficiente". Per Pappalettera, inoltre, dopo anni in cui le questioni relative alla scuola sono state chiuse nel dibattito fra pochi addetti ai lavori, finalmente la discussione si è allargata coinvolgendo le famiglie. "Che siano i nuclei familiari a partecipare alle iniziative non è affatto negativo - chiarisce - Credo che sia invece apprezzabile che le famiglie si muovano unite per prendere posizione su temi che li riguardano direttamente".


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