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Repubblica/Torino: "I soldi per gli esami ci sono"

La direzione regionale spera però non ci siano troppe defezioni tra i prof per evitare costose sostituzioni

15/05/2007
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la Repubblica

De Sanctis e i conti in rosso della scuola: debiti pregressi

La direzione regionale spera però non ci siano troppe defezioni tra i prof per evitare costose sostituzioni
Ieannaco: "Faremo in modo che la spesa non si impenni nonostante la metà dei commissari sia esterna"

Le scuole navigano a vista per mancanza di fondi ma dalla Direzione scolastica regionale arriva l´ok per la maturità. «La situazione debiti delle scuole in generale è grave, e pesante per molti istituti – ha chiarito il direttore Francesco De Sanctis - ma vorrei chiarire che si tratta di debiti pregressi, e che per quest´anno i soldi ci sono, sono tuttora in corso di assegnazione ma arriveranno, senz´alcun dubbio». Ma quanto costa, all´incirca, un esame di Stato alla Regione? Se la cifra complessiva dipende dal numero dei candidati, è anche vero che quest´anno la spesa salirà non poco, visto che la metà dei commissari è esterna. «Ma faremo in modo di non prevedere grandi spostamenti» ha rassicurato il vicedirettore Paolo Iennaco pochi giorni fa: «certo contiamo moltissimo sulla collaborazione e la professionalità dei colleghi, affinché tutti facciano serenamente il proprio dovere». L´invito esplicito è di non ricorrere a pretestuosi e improvvisi raffreddori. Perché questa è la maturità ‘seria´ che in tanti hanno chiesto. L´anno scorso, l´esame di Stato piemontese è costato più di 7 milioni e 670 mila euro.
Ma moltissimi docenti non sono ancora stati pagati, denunciano i sindacati. Anzi, moltissimi non vengono pagati dal lontano 2004. I fortunati, paradossalmente, sono i più precari di tutti: quelli che accettano l´incarico – e cioè di sostituire un collega o una collega ammalati, appunto – direttamente dalle mani del preside. Se pescati dalle graduatorie di istituto, per i supplenti aumentano le possibilità di venire retribuiti subito, perché se ne fa carico la scuola. Per loro, nessun calvario e nessuna rinuncia in vacanza. Per altri, invece, si tratta di aspettare la paghetta – si tratta di 400 o 500 euro di indennità - per mesi dal ministero del Tesoro. Ad oggi, sulla scuola piemontese pesano 100 milioni di debito, di cui oltre 12 milioni solo per gli Esami di Stato. «Ma la situazione debitoria sarà man mano smaltita – ha assicurato De Sanctis – e non ci saranno problemi per pagare i docenti quest´anno. Anzi, l´interessamento del ministero, che ha richiesto a tutte le regioni una verifica puntuale del debito, va proprio nella direzione di chiudere i buchi ove esistano. Del resto lamentarci in Piemonte, dove la situazione scolastica è comunque ottima e non presenta particolari difficoltà grazie a un livello anche organizzativo eccellente, mi pare non proprio equilibrato».
Il debito però resta, e visti i pregressi, restano anche i timori dei docenti non di ruolo di accettare l´incarico da commissario d´esame. Francesca Niro ci ha rinunciato da quattro anni: «E´ un sacrifico che non vale la pena perché t´impegna moltissimo, tutto il giorno, su classi non tue e quindi con ragazzi che non conosci, fino a metà luglio più o meno. Oltre a questo, non vieni neppure ricompensato, se non per la buona volontà del preside, quando ci riesce». Anche Eleonora Brero, docente di inglese, è tra le rinunciatarie: «L´ho fatto per anni ma ora basta. L´ultima volta ho ricevuto lo stipendio quando ormai me n´ero dimenticata. Certo le prime volte si fa, per curiosità e pensando che sarà un´esperienza utile, ma ora non ci vedo più particolari meriti o vantaggi».
Dalla segreteria dei Ds, Magda Negri fa sapere di aver già richiesto un´interrogazione parlamentare sul debito scolastico. Dalla Uil, il segretario regionale Diego Meli insiste: "Bisogna fare qualcosa subito. Il problema non è tanto pagare le spese di quest´anno, quanto coprire immediatamente il debito già a carico delle scuole».
(t. cat.)


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