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Repubblica-Torino-I rimpianti della direttrice Fontana "Che rivoluzione il tempo pieno..."

I rimpianti della direttrice Fontana "Che rivoluzione il tempo pieno..." il metodo Ho imparato che il bambino va messo al centro del processo di apprendimento ...

22/06/2004
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la Repubblica

I rimpianti della direttrice Fontana "Che rivoluzione il tempo pieno..."
il metodo Ho imparato che il bambino va messo al centro del processo di apprendimento


Quarant'anni nella scuola di cui 25 come direttrice didattica della scuola elementare Roberto D'Azeglio: Maria Teresa Fontana ha cominciato la sua carriera come maestra alle Vallette. Ieri mattina, il suo ultimo collegio docenti.
Come si diventa brave maestre?
"Io ho imparato molto dall'esperienza dei più anziani. Quando ero alle Vallette è stato fondamentale per me il lavoro di un gruppo di esperti, il Movimento di cooperazione educativa, del quale facevano parte Marco Lodoli, Bruno Ciari?"
Cosa ha imparato che ha poi messo in pratica?
"Il metodo attivo, che mette il bambino al centro del processo di apprendimento. L'importanza del rispetto e dell'ascolto. E che i bambini bisogna saperli guardare, prima di tutto, perché le ?intelligenze' sono diverse dall'uno all'altro. Solo in un secondo momento si può assumere il ruolo di ?colei che insegna'. Dopo avere vinto il concorso da direttore, nel '79, ho lasciato con rimpianto l'insegnamento".
E nel suo compito da dirigente?
"Dopo pochi anni dall'arrivo qui, abbiamo trasformato completamente la scuola, con il tempo pieno. Non per esigenze sociali, ma perché il nostro metodo di insegnamento non ci stava, in così poche ore. Abbiamo spiegato ai genitori che intendevamo fare più attività, mandare avanti progetti di qualità: sportivi, artistici, musicali?"
C'era aria di rinnovamento, anche nei metodi?
"Sì, perché nella ?vecchia' scuola i metodi mortificavano gli individuo: contava solo la lezione, e quindi la perfetta riuscita dell'esecuzione a casa. La scuola era divisa da ogni contesto: i bambini non si relazionavano con quanto era ?fuori' dalla classe".
Cosa bisogna ancora correggere?
"L'orario. E che gli insegnanti non controllino più l'orologio. Il motivo, ovviamente, è nello stipendio. Ma i docenti devono potersi formare e aggiornare: con un orario di 35 ore, per un lavoro completo. In questo modo sarebbero considerati dei professionisti, e avrebbero maggiore credibilità presso le famiglie?". (t.c.)


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