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Repubblica-Torino-I prof copiano gli studenti Da lunedì occupano le scuole

Dormiranno negli istituti ma senza sospendere le lezioni per protesta contro la Moratti I prof copiano gli studenti Da lunedì occupano le scuole MARCO TRABUCCO L'avevano minacciato e adesso lo ...

22/05/2003
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la Repubblica

Dormiranno negli istituti ma senza sospendere le lezioni per protesta contro la Moratti
I prof copiano gli studenti Da lunedì occupano le scuole
MARCO TRABUCCO
L'avevano minacciato e adesso lo faranno: occuperanno la loro scuola. Questa volta però non sono gli studenti che stanno preparando i sacchi a pelo, sono i loro professori. Sono i docenti di quattro scuole superiori di Torino e della prima cintura, l'istituto tecnico commerciale Rosa Luxemburg, il liceo artistico Cottini, lo Sraffa, altro Itc di Orbassano e l'istituto professionale Galilei Amaldi. Occuperanno, l'hanno annunciato ieri durante un'assemblea che si è svolta al liceo Alfieri di corso Dante, lunedì, subito dopo il presidio organizzato dal sindacato di base Cub per le 17 davanti alla direzione scolastica regionale, in via Pietro Micca. Ed è un fatto eccezionale l'occupazione di una scuola da parte dei docenti, difficile trovarne precedenti nelle cronache italiane.
Sarà però una protesta particolare: prima di tutto i docenti non saranno soli: con loro ci saranno anche i genitori di alcuni allievi, solidali con le loro ragioni. Poi l'occupazione non interromperà "il pubblico servizio", sarebbe un reato penale, e cioè le lezioni. I professori infatti dormiranno nei locali della scuola, ma al mattino, "perfettamente rasati e in ordine" specificano ironicamente, saranno regolarmente in aula per fare lezione.
La nuova forma di protesta sottolinea l'esasperazione della categoria: la causa prima del disagio è la norma contenuta nella finanziaria che obbliga a 18 ore piene di lavoro in classe i docenti delle superiori. Una norma che crea seri problemi di organizzazione nelle scuole, che impedisce la continuità didattica e la possibilità di progetti educativi extraorario e che provocherà la perdita del lavoro per migliaia di docenti precari italiani. Ma a questo si aggiunge la protesta contro la riforma Moratti e quella per un contratto di categoria appena firmato da Cgil, Cisl, Uil e Snals. Ma che, al di là degli aumenti di stipendio, a molti non piace.
Per questo a Torino già una trentina di istituti hanno deciso di bloccare per protesta l'adozione dei libri di testo. E si susseguono nelle scuole assemblee e incontri: stasera alle 21 alla Gam, ad esempio, si parlerà di riforma Morati, in particolare per ciò che riguarda le scuole elementari. E non se ne parlerà bene.


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