Repubblica/Torino: Fioroni "vieta" le scuole Ma i comitati si ribellano
Nichelino scrutatori in nove plessi, il sindaco: sempre usati per attività extra
SIMONA SAVOLDI
Il partito democratico entra, con prepotenza, nelle scuole. La macchina organizzativa delle primarie non si arresta di fronte al ministro dell´Istruzione, Giuseppe Fioroni, che ha vietato l´uso delle scuole pubbliche per le consultazioni del 14 ottobre. In provincia di Torino sono dodici gli istituti "fuorilegge" e, tra questi, nove sono compresi nel comune di Nichelino.
La presa di posizione del ministro è chiara. «Le consultazioni per le elezioni primarie del Pd - spiega Fioroni - non rientrano tra quelle previste dalle norme che regolano l´uso dei locali per attività diverse da quelle scolastiche». Ma altrettanto chiara è la risposta dei Comuni "disubbidienti" che non intendono fare dietro-front. «I seggi - replica il sindaco di Nichelino, Giuseppe Catizone - saranno allestiti nell´atrio degli istituti scolastici senza creare danno o disagio agli studenti». La palla ribalza, dunque, all´ufficio scolastico regionale del Piemonte, chiamato ad applicare la normativa del ministero. «Abbiamo ricevuto la circolare - precisa il vicedirettore, Paolo Iennaco - e ci mobiliteremo per diffonderla al territorio, inviandone una copia ai dirigenti scolastici affinché tutte le scuole si adeguino alla normativa. Ci sono una serie di competenze che non possono e non devono entrare in conflitto. Se qualche Comune deciderà comunque di allestire i seggi, anche se solo nell´atrio, sarà una sua responsabilità e noi non intendiamo farcene carico».
Oggi la circolare sarà diffusa ai comitati promotori della consultazione. Al di là della questione dell´illegittimità dell´uso delle istituzioni scolastiche per fini diversi dalla funzione educativa, Fioroni sottolinea anche «l´inopportunità di creare disagio al regolare svolgimento dell´attività didattica, anche in relazione alle necessarie operazioni di pulizia e di sistemazione dei locali nel giorno precedente e in quello successivo alla consultazione». Le scuole di Nichelino (Sangone, Walt Disney, Cesare Pavese, De Amicis, Rodari, Gramsci, Marco Polo, Papa Giovanni XXXIII e Don Milani) che aprono le porte al popolo delle primarie sono, dunque, nel mirino del ministero, anche se il sindaco Catizone minimizza il problema. «Nichelino - sottolinea - ha una tradizione ventennale di utilizzo degli istituti per attività extrascolastiche. Le scuole sono già state utilizzate per le primarie dell´Unione del 2005, dove abbiamo registrato ben 5mila votanti. In tutta la città ci sono nove comitati di quartieri, ma abbiamo deciso di utilizzare le scuole per avere maggiore affluenza. I cittadini, in questo modo, hanno la possibilità di recarsi al seggio abituale, senza dover perdere tempo a cercare quello legato alla sezione di appartenenza».