Repubblica/Torino: Fiaccole e cortei, la scuola in piazza
Piotto (Cgil): "Chiediamo che sia invertita la politica dei tagli"
Dopo la manifestazione di ieri con genitori e professori, stasera saranno i precari dei sindacati Cobas a sfilare: una maratona della protesta
STEFANO PAROLA
Non c´è pace per Mariastella Gelmini. A una settimana dal via delle lezioni, il dissenso nei confronti del ministro dell´Istruzione non si è affievolito. E tra lamentele dei genitori, professori che si rifiutano di portare gli studenti in gita e manifestazioni di piazza, pure il mondo accademico inizia a muoversi per contrastare la riforma dell´università.
Per contestare il ministro, ieri la Flc-Cgil ha portato in piazza Castello circa duecento persone, tra lavoratori della scuola, genitori e studenti. E lo ha fatto, come sottolinea il suo segretario provinciale Igor Piotto, «per chiedere che venga invertita la politica dei tagli». Ma anche per raccogliere le firme per il lancio di un piano di investimenti straordinario sulla scuola pubblica.
In piazza con la Flc c´erano precarie come Francesca, «da dieci anni alla ricerca di un posto fisso come insegnante di scuola d´infanzia». O mamme come Maria Pina, che racconta: «Mio figlio fa quinta e la sua maestra di matematica, andata in pensione, è stata sostituita con due insegnanti che si alternano. Mentre l´altro mio bambino è in terza con un disabile, le cui ore di sostegno sono scese da 22 a 14 nel giro di due anni». O anche come Rosi, assistente amministrativa e sindacalista, che spiega che «quest´anno sono stati tagliati 450 posti di personale "ata" solo a Torino, e con il taglio previsto per l´anno prossimo c´è il rischio che molte scuole non aprano nemmeno».
Oggi a continuare la maratona della protesta ci penseranno i movimenti dei precari e i sindacati di base Cub e Cobas. Questa sera alle 20.30 daranno vita a una fiaccolata fino al Po. E sono pronti per protestare anche martedì a Venaria, durante le celebrazioni per l´inaugurazione ufficiale dell´anno scolastico.