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Repubblica/Torino: "Cosa devo dire ai genitori?" Superiori, i dubbi dei presidi

L´inviato della ministra polemizza con la Regione: "Colpa loro i ritardi"

24/02/2010
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la Repubblica

Pagina XII - Torino

D´Ottavio: domani la verità sui nuovi indirizzi

STEFANO PAROLA
Domani sarà tutto più chiaro. La Regione convocherà una giunta straordinaria per approvare il piano dell´offerta formativa dell´anno prossimo. Significa che si saprà in maniera definitiva come si trasformerà ciascuna scuola del Piemonte e che le famiglie dei bambini di terza media potranno finalmente orientarsi in vista delle iscrizioni da completare entro il 26 marzo. Eppure i presidi continuano ad avere dubbi. E a innescare polemiche.
Ieri i dirigenti hanno incontrato il direttore dell´Ufficio scolastico regionale Francesco De Sanctis in una conferenza di servizio con ospite d´onore Max Bruschi, braccio destro del ministro Gelmini e presidente della cabina di regia sulla riforma dei licei. Bruschi ha annunciato che oggi arriverà la firma del presidente della Repubblica ai regolamenti che renderanno effettivo il riordino. Poi ha indirettamente polemizzato con la Regione sui ritardi («il ministero stabilisce il come e il che cosa, poi sta agli enti locali decidere tutto il resto, non possiamo farlo noi per loro», ha detto), ha confermato i tagli di personale, che consentiranno «un recupero strutturale del 30% delle risorse, da ridistribuire in base al merito», ha promesso aiuto ai presidi nel «togliere le zeppe sindacal-corporative». Soprattutto, ha negato i problemi: «Non esiste alcun caos, molte scuole e regioni sono già pronte, in generale i dati sono confortanti».
Invece a Torino l´incertezza rimane. Come ha sottolineato l´assessore provinciale all´Istruzione, Umberto D´Ottavio, «da 4 o 5 mesi stiamo lavorando per gestire questa situazione molto complicata, ma il ministero non ci ha messo nelle condizioni sufficienti per affrontarla». E tra i dirigenti scolastici c´è chi parla di «tagli mascherati da riforma». E chi brancola nel buio, come i capi dei professionali: «La mia scuola oggi ha tre indirizzi che non so ancora cosa diventeranno. Cosa devo dire alle famiglie?», ha domandato il dirigente dello Steiner, Camillo Di Menna. Per non parlare del liceo delle scienze applicate (l´ex tecnologico, cioè senza latino), che sta scatenando una guerra tra presidi. La Regione sembra orientata a concederlo soltanto agli scientifici, ma i presidi dei tecnici sono furiosi: «È una situazione che ci mette gli uni contro gli altri», ha ammesso il capo dell´Avogadro, Alfonso Lupo.
Ma nella nuova mappa delle scuole torinesi qualche certezza c´è. In città i licei linguistici diventeranno sei e supereranno i classici, che rimarranno cinque. Alcuni presidi sanno già che avranno dei "super istituti", con più indirizzi. Il Giordano Bruno e lo Spinelli ne avranno addirittura tre (linguistico, scientifico e scienze applicate), due per Gioberti (classico e linguistico), Regina Margherita, Einstein e Berti (linguistico e scienze umane).
Per aiutare le famiglie a decidere, l´Usr di via Pietro Micca terrà le porte aperte venerdì e sabato. Ma all´ingresso ci sarà anche la Flc-Cgil: «Daremo una contro-informazione ai genitori – spiega il funzionario Silvia Ristori – e spiegheremo loro perché, grazie al ministero, ci troviamo a marzo nell´incertezza assoluta. Denunceremo anche la riduzione di orario inflitta alle classi seconde, terze e quarte di tecnici e professionali: è una totale violazione del patto formativo siglato con studenti e famiglie».


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