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Repubblica/Torino: Contestato l´esame di maturità

Prove difficili, pochi i 100. I prof delusi scrivono al Ministero

09/07/2007
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la Repubblica

Pubblicati i primi tabelloni: al Galfer sei studenti con il punteggio massimo, al tecnico Levi neanche un 90

"Questa prova non rispetta l´autonomia scolastica"

DAVIDE BANFO

MATURITÀ 2007 contestata e con inevitabili strascichi polemici. Tra venerdì e sabato sono usciti i primi tabelloni con i risultati. Poche le Commissioni che hanno terminato i lavori, ancora parziali i risultati finali. Una prima indicazione appare comunque chiara: i 100, il punteggio massimo, saranno non molti come è già avvenuto l´anno scorso, i respinti risulteranno pochissimi visto che già in fase di accesso all´esame era stata effettuata una scrematura con il 4 per cento in media di non ammessi. Ma dove l´esame di Stato 2007 passerà alla storia è nelle proteste e nel malcontento dei professori arrivati anche sulla scrivania del direttore regionale Francesco De Sanctis.
I risultati. Le indicazioni che giungono dalle Commissioni che hanno terminato orali e valutazione finale sono concordi. Allo scientifico Galileo Ferraris l´unica commissione già in vacanza ha elargito in totale sei cento con due lodi. Al liceo scientifico tecnologico dell´Avogadro il punteggio massimo è stato raggiunto solo da 4 studenti. Un po´ meglio all´Alfieri, dove due commissioni hanno finito interrogazioni e riunioni. Su un totale di 35 maturandi in cinque hanno preso 100 ma un solo con la lode che si ottiene quando al punteggio massimo tra scritti e orali si aggiungono i crediti maturati. Situazione differente nei tecnici. All´istituto Primo Levi nessun allievo ha raggiunto 100 e anche i migliori sono rimasti sotto la soglia dei 90. Pochi, in compenso, i respinti grazie all´atteggiamento "buonista" della commissione, molto comprensiva negli orali.
Le polemiche. Questa maturità sembra essere partita male fin dall´inizio. Il fatto di aver cambiato in corsa la composizione delle commissioni con una maggioranza di docenti esterni era stato mal digerito. A questo si sono aggiunte prove giudicate da tutti i professori difficili e per nulla rispettose dell´autonomia degli istituti. Seneca al classico è risultato particolarmente ostico, allo scientifico non sono piaciuti i quesiti di matematica che si riferivano a parti del programma che in alcuni istituti non erano stati svolti. Legittimo il dubbio di molti prof: "A cosa serve la tanto decantata autonomia se poi al Ministero elaborano delle prove che non mettono sullo stesso piano tutti gli studenti?».
La lettera. Le scelte del ministero per il 2007 non sono piaciute ad esempio a una commissione del Galileo Ferraris che nelle annotazioni previste dai verbali ha messo nero su bianco le proprie critiche. «L´esame di quest´anno - hanno scritto i docenti - è la conferma di una riforma che stenta a decollare e che ogni anno viene cambiata. I quesiti di matematica non garantiscono una reale equipollenza dell´esame in tutta Italia e tra i vari ordini di scuola, il meccanismo dei punteggi dà troppo peso agli scritti, mancano dei parametri oggettivi per valutare gli orali». Tradotto dal linguaggio scolastico, una critica che si potrebbe riassumere in una battuta: servirebbe più buon senso.


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