Repubblica-Torino-Bimbi in corteo? Una violenza
L'arcivescovo interviene a un convegno sulle materne private: anche queste svolgono un servizio pubblico "Bimbi in corteo? Una violenza" Poletto: è strumentale farli manifestare cont...
L'arcivescovo interviene a un convegno sulle materne private: anche queste svolgono un servizio pubblico
"Bimbi in corteo? Una violenza"
Poletto: è strumentale farli manifestare contro la Moratti
In Piemonte 30mila bambini (a Torino uno su due) frequentano le scuole autonome
Al via ora per i docenti l'e-learning e per gli studenti un innovativo "portfolio informatico"
TIZIANA CATENAZZO
"L'educazione dei figli spetta ai genitori, che devono poter scegliere liberamente: sta scritto nella nostra Costituzione". Ha esordito così il cardinale Severino Poletto, ieri mattina, aprendo i lavori del convegno su "Scuola dell'infanzia tra passato e futuro" organizzato dalla Federazione italiana delle Scuole Materne. "Non condivido l'atteggiamento di quelli che scendono a manifestare nelle piazze insieme ai bambini, per affermare che solo la scuola pubblica dev'essere legittimata. Perché la loro è una violenza psicologica. Bisogna mettere da parte ogni strumentalizzazione politica: quelli che esercitano pressioni politiche, non sono poi i primi (magari non tutti, certo) ad iscrivere i loro figli alle private?".
La scuola privata svolge anch'essa un servizio pubblico, ha spiegato l'arcivescovo, ed è nata internamente alla Chiesa: "Lo Stato ha istituito le prime scuole materne solo nel 1970, prima di allora c'erano solo le suore, e le parrocchie, che svolgevano un importantissimo compito sociale ed educativo. Poi è maturata l'idea che la Chiesa stesse svolgendo un ruolo di sussidiarietà e di supplenza nei confronti dello Stato, ma tale riconoscimento non va letto come un'estromissione della Chiesa". Poletto si è quindi rivolto ai docenti della Fism (moltissime le suore presenti, anche se ormai solo il 18 per cento del personale docente è religioso) invitandoli a un rapporto di vero dialogo con le famiglie: "Che non deve mai diventare sostitutivo, però. Io penso ai tanti bambini che soffrono per situazioni famigliari critiche, con genitori separati o famiglie ricostruite, e nuovi padri e nuove madri in casa. Il vostro compito educativo in questi casi è delicatissimo. Non giudicate i loro genitori, non delegittimateli agli occhi dei loro figli, ma anzi aiutate i piccoli a vedere cosa c'è di buono nella loro vita. Non fate la morale".
Sono 30.625 i bambini piemontesi che frequentano le scuole autonome, non dipendenti né dallo Stato né dai Comuni: il 29 per cento del totale, mentre la percentuale sale al 54 per cento nella sola provincia di Torino. Il 14 per cento delle scuole paritarie è gestito da religiosi, il 2,6 da enti morali pubblici e il 12,4 da enti privati laici. Sulla formazione e la didattica, le scuole cattoliche hanno presentato ieri due novità importanti: una piattaforma di e-learning per l'aggiornamento del personale docente, realizzata con la collaborazione dell'Università, e la nascita del portfolio "informatico" per ogni studente, che eviterà il ricorso a schede e dossier burocratici. L'assessore Leo ha aggiunto che un disegno di legge regionale coprirà a breve le scuole materne non statali anche dei capoluoghi di provincia, grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro.