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Repubblica-Torino-"Basta tagli in Piemonte

Timori all'ombra dell'anno che si è appena concluso: le riduzioni di organico colpiscono gli ex bidelli "Basta tagli in Piemonte" I sindacati della scuola alla Dominici: reagisci ...

12/06/2005
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la Repubblica

Timori all'ombra dell'anno che si è appena concluso: le riduzioni di organico colpiscono gli ex bidelli
"Basta tagli in Piemonte"
I sindacati della scuola alla Dominici: reagisci
Meli (Uil): "La direttrice regionale deve fermare l'assalto alla diligenza"
TIZIANA CATENAZZO


Venerdì è stato l'ultimo giorno di scuola. Ma come 'chiude' davvero l'anno, la scuola piemontese? A fare i compiti delle vacanze, in questi giorni, ci si sono messi per primi i sindacati. Il bilancio non solo è negativo ma preoccupante, e i rapporti con la direzione scolastica regionale non fanno ben sperare. Innanzi tutto, i tagli: di fronte al fortissimo aumento di iscrizioni (sempre più incisive quelle degli studenti stranieri e degli studenti portatori di handicap), il ministero risponde con "amputazioni e ferite".
Il bollettino di guerra riguarda in primo luogo il personale Ata, che in alcuni casi viene così tanto ridimensionato da non poter garantire il 'normale' (non l'ottimale) funzionamento degli istituti. Diego Meli, della Uil: "Chiediamo un atto di coraggio da parte del direttore regionale Anna Maria Dominici: è questo il momento di rimboccarsi le maniche e darsi da fare per spezzare il continuo assalto alla diligenza del ministero nei confronti della nostra Regione. Siamo i più penalizzati, e non ne capiamo davvero il motivo, anche solo rispetto a realtà a noi vicine come la Lombardia e il Veneto, sia rispetto all'attribuzione degli organici sia rispetto al numero delle immissioni in ruolo. I sindacati di Cgil, Cisl e Uil chiedono di poter mandare avanti, insieme alla direzione scolastica, una politica che guardi alle vere esigenze delle scuole, delle famiglie e degli alunni, e non solo ai riscontri economici e alle opportunità politiche".
La Uil, in particolare, afferma che non accetterà compromessi, rispetto ai tagli Ata. E quindi, i numeri: per il personale Ata (che si compone di tre 'tipi' professionali: assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori ausiliari), i posti che ci vengono concessi quest'anno dal ministero sono 17200, contro i 17423 dell'anno scorso. Per i collaboratori, in particolare (gli ex 'bidelli', per intenderci), se l'anno scorso se ne contavano 11642, in Piemonte, quest'anno il taglio riguarda almeno 255 posti, perché non possiamo superare i 11387 incarichi.
Ma di quanti 'bidelli' avrebbero realmente bisogno tutte le scuole della regione? Una prima indicazione fissa il loro numero a 11738: ben di più, quindi, di quanti già ce ne sono e di quanti ce ne saranno. Questo, secondo i calcoli dello stesso ministero, che 'proporziona' il numero di bidelli al numero dei bambini e dei ragazzi presenti in una determinata scuola. "Sono stime che mancano di ogni riferimento attuale, basate su regole di trent'anni fa aggiunge Meli e non tengono in considerazione l'aumento di mansioni, oggi richieste a un collaboratore, né dell'aumento di studenti portatori di handicap. Fra gli stessi collaboratori, poi, ci sono persone che per motivi di salute o altro non sono 'idonei', e che perciò non svolgono parte delle mansioni previste: sulla carta, però, vengono conteggiati alla stregua degli altri".
E mentre il mondo della scuola aspetta, domani, le graduatorie provvisorie (delle supplenze ma anche delle chiamate in ruolo), c'è chi sciopera: il blocco degli scrutini, attuato come atto simbolico contro la riforma Moratti, ha dato i risultati sperati, e in molte scuole superiori docenti o personale Ata hanno rimandato, per due giorni, le operazioni di promozione o bocciatura degli studenti. Insomma, la scuola piemontese è al tappeto. Sul registro blu, una promozione con molte insufficienze, e un carico di debiti a settembre.


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