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Repubblica-Torino-Asilo negato per duemila bambini

Vertice a Palazzo Cisterna per sollecitare Roma a cambiare linea: sabato un'assemblea all'Alfieri Asilo negato per duemila bambini Oliva: colpa del ministero, ha vietato l'apertura di 70...

16/09/2004
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la Repubblica

Vertice a Palazzo Cisterna per sollecitare Roma a cambiare linea: sabato un'assemblea all'Alfieri
Asilo negato per duemila bambini
Oliva: colpa del ministero, ha vietato l'apertura di 70 nuove sezioni
Il sindaco di Favria: "Spese inutili per le aule: una beffa"
I genitori dei bimbi di Bruino: "Ci toccherà andare a Rivoli"
TIZIANA CATENAZZO


Duemila bambini restano a casa. Nonostante la richiesta di nuove sezioni di scuola materna, e l'impegno assolto da molti Comuni (compreso Torino) di ristrutturare e riqualificare le strutture, sono molte le famiglie che devono pensare, in questi giorni, a riorganizzare gli orari, gli impegni? e il budget. Oltre all'evidente incarico di deludere i bambini, che da mesi si preparavano al grande evento (l'andare a scuola) e già si immaginavano in classe.
Ieri mattina un incontro in Provincia, organizzato dall'assessore Gianni Oliva, ha fatto il punto della situazione: 29 richieste di nuove sezioni nei comuni della provincia e 41 richieste a Torino, rimaste insoddisfatte. "Non è possibile che un settore fondamentale come la scuola sia sottoposto a tagli che pregiudicano non solo la qualità del servizio ma, come in questo caso, l'offerta del servizio stesso ? ha spiegato Oliva ? I danni che ne derivano non sono affatto trascurabili, sia per il percorso educativo dei bambini, sia per le famiglie. Il Ministero viene meno al diritto all'istruzione".
Serafino Ferrino, sindaco di Favria, di centrodestra: "Sono un sindaco pentito della scelta fatta. Per richiedere una sezione in più, abbiamo investito 620 mila euro in spese di ristrutturazione, che equivalgono a due anni del nostro bilancio comunale. Favria conta circa 5 mila abitanti, e avevamo deciso tutti a favore di questo investimento, ritenendo l'istruzione la cosa più importante. Siamo stati doppiamente gabbati: per due anni non potremo permetterci altre spese, e trenta bambini rimangono a casa privati dei loro diritti. La richiesta della sezione veniva incontro anche al forte aumento demografico che la seconda cintura di Torino sta registrando in questi anni".
Delusi dalla mancata apertura della sezione anche i genitori di Bruino, piccolo centro del Pinerolese: "I nostri figli già sapevano di rientrare fra i ?girasoli'. Ora dobbiamo organizzarci diversamente, spostandoci magari a Rivoli, ma è un impegno troppo grande e grave, da affrontare. Potevamo almeno essere avvertiti in tempo!".
Da Palazzo Cisterna, i numerosi sindaci e assessori all'istruzione presenti, hanno deciso di richiedere con urgenza l'incontro con il ministro e l'organizzazione di un'assemblea pubblica sabato mattina all'Alfieri. "Prepareremo anche una mozione da far approvare ai vari consigli comunali ? ha aggiunto il vicepresidente della Provincia Oliva ? E' impensabile che con aule nuove, e gli impegni presi dal governo, i bambini restino nei cortili a giocare. Anche l'anticipo a due anni e mezzo è paradossale, a questo punto, visto che neppure quelli di tre possono andare a scuola".


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