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Repubblica/Torino: Alla ricerca 70 milioni Un tesoretto per quattro

Arriva Mussi, agli atenei piemontesi la cifra più alta

04/06/2007
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la Repubblica

SARA STRIPPOLI

Quattro Atenei in gara per spartirsi 70 milioni di euro. Sarà il ministro Fabio Mussi questa mattina a consegnare il bottino in arrivo dal ministero. Che di milioni ne dà al Piemonte 35. Gli altri sono risorse della Regione (25 milioni) e dei quattro Atenei: Politecnico, Università degli Studi, Piemonte Orientale e Scienze enogastronomiche.

(segue dalla prima di cronaca)
Dopo la mattina delle firme (accanto al ministro la presidente della Regione Mercedes Bresso, l´assessore Andrea Bairati e i quattro rettori), la vera partita si giocherà nei prossimi giorni per la distribuzione dei fondi. Due le proposte in campo. Una firmata dall´Università degli Studi che punterebbe a fare la parte del leone contando sul maggior numero di studenti iscritti. Secondo Pellizzetti e i suoi, all´Ateneo dovrebbe andare il 60 per cento delle risorse, il 30 spetterebbe al Politecnico, il 9 a Piemonte Orientale, l´1 per cento a Pollenzo. Diversa tabella sulla scrivania del rettore del Politecnico Profumo, che sembra avere dalla sua anche l´assessore Bairati. Il criterio spinto da Profumo è quello di spartirsi le risorse tenendo conto della qualità dei progetti presentati. In questo modo Politecnico e Università potrebbero pareggiare con il 40 per cento, lasciando invariate le quote per Piemonte Orientale (19 per cento) e Pollenzo (l´1 per cento).
Con la firma di questa mattina il Piemonte incassa un ottimo risultato. Prima Regione italiana a raggiungere l´accordo per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema universitario e della ricerca piemontese. Le altre Regioni in lizza erano la Puglia e il Lazio. Il piano ha validità triennale e si articola in due macroaree: ricerca e diritto allo studio. Tre i grandi sottotemi sui quali saranno presentati i progetti degli Atenei: trasferimento delle tecnologie, modello di governo e internazionalizzazione. Il rettore del Politecnico Francesco Profumo traduce le etichette in intenzioni concrete: miglioramento dei servizi per gli studenti, migliori attività, potenziamento del rapporto fra Politecnico e imprese. «Siamo molto soddisfatti perché il sistema universitario piemontese ha dimostrato che l´unità fa la forza - spiega - e che presentarsi come un unico soggetto in cui è inclusa anche la Regione significa potersi giocare tutte le carte che hanno portato i nostri atenei ad ottenere in questi anni ottimi piazzamenti fra le strutture universitarie italiane». Una svolta anche nel metodo: «Con questo accordo cambia radicalmente, non più finanziamenti per progetti sui quali manca nel tempo una verifica, ma controllo costante in itinere sull´efficacia». Intenzione del Poli, aggiunge Profumo, è puntare su tre grandi progetti in ciascuna delle tre aree tematiche: «Inutile pensare di moltiplicarne il numero. Meglio presentarne solo tre di qualità, piuttosto che disperdere le energie e le risorse in tanti piccoli progetti».
E nei prossimi giorni il Politecnico potrebbe incassare un altro riconoscimento deciso dal Miur: il sottosegretario Luciano Modica sembra interessato a finanziare il piano strategico varato da Profumo come modello da applicare negli altri Atenei italiani.


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