Repubblica/Roma: Test alla Sapienza e a Tor Vergata dossier in Procura, al via l´inchiesta
L´esposto sulle presunte irregolarità delle prove è stato presentato dall´Unione degli universitari al procuratore Giovanni Ferrara
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Nel documento le testimonianze di trecento aspiranti neo matricole sullo svolgimento dei quiz
MARINO BISSO
CARLO PICOZZA
Ora indagherà anche la procura della Capitale sui test di ammissione alle facoltà a numero chiuso degli atenei della Sapienza e di Tor Vergata. Un fascicolo che sarà aperto, nelle prossime ore, a seguito dell´esposto presentato dall´Udu, l´Unione degli universitari che nelle settimane scorse ha segnalato gravi irregolarità durante le prove. L´apertura dell´inchiesta è un atto dovuto: si dovrà verificare l´attendibilità degli illeciti descritti dagli studenti nell´esposto.
Il dossier inviato al procuratore capo Giovanni Ferrara raccoglie oltre trecento testimonianze di aspiranti matricole, soprattutto delle facoltà di Medicina, che avevano denunciato varie irregolarità nello svolgimento delle prove. I reati ipotizzabili potrebbero essere abuso d´ufficio ma anche falso e truffa.
«L´esposto non interessa solo le due università romane», spiega l´avvocato Michele Bonetti. «Il dossier riguarda 30 università di 25 città. Bari, Catanzaro e Messina sono solo una punta dell´iceberg».
L´Unione degli universitari ha preparato anche un ricorso collettivo nazionale da presentare al Tar e ha fornito assistenza a tanti ricorrenti che singolarmente chiedono l´annullamento dei test. Sono duemila quelli presentati al Tar del Lazio e se non saranno accolti, l´Udu annuncia il ricorso alla Corte Costituzionale mentre sta organizzando una manifestazione nazionale (il 12 ottobre) per il diritto di accesso in tutte le università italiane.
«Abbiamo ricevuto migliaia di e-mail di denuncia in poche settimane», spiega Daniele Giordano, coordinatore nazionale dell´Udu. Ed elenca: «Buste trovate aperte, assegnazione arbitraria dei posti, "errori" nel calcolo del punteggio, manomissione degli elaborati, presenza di strani "candidati" agli esami».