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Repubblica/roma: Scuola, un bimbo su due è vittima del bullismo

Un sondaggio su un campione di 1300 studenti tra i 9 e i 14 anni

10/03/2007
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la Repubblica

Otto minorenni su dieci dichiarano di aver assistito a episodi dentro il loro istituto

PAOLO G. BRERA

Al bullismo non c´è scampo: quasi un bambino su due dice di esserne stato vittima, e otto bambini su dieci assicurano di aver assistito a episodi che hanno coinvolto compagni di scuola. È la sconcertante rivelazione generata dalla ricerca "Stop bullismo: conoscere per intervenire", realizzata su un campione di 1.321 studenti di età compresa tra 9 e 14 anni dall´associazione di ricerca e formazione La Maieutica. Lo studio, elaborato con il contributo della Regione, è stato presentato ieri al Centro congressi Cavour.
Agli studenti di 68 classi in 40 scuole elementari e medie distribuite in tutta la regione è stato chiesto di compilare un questionario dal quale è emerso che il 41,5% dei bambini ha subìto episodi di bullismo, e il record negativo spetta proprio alla Capitale: è a Roma che la percentuale tocca il picco massimo del 45,7%. La provincia in cui il fenomeno è meno evidente è invece quella di Frosinone: ma si tratta pur sempre di un 34%, cioè un bambino su tre.
Altissima, poi, è la percentuale di chi afferma di essere stato testimone diretto di episodi di bullismo occorsi ai danni di compagni di scuola: l´80%. Tra le piccole vittime è «l´essere preso in giro» il problema più sentito: ne è afflitto il 66%. Il 15% invece ha avuto a che fare con furti, sette bambini su cento sono stati minacciati e il 6,5% denuncia di aver subito atti di violenza e maltrattamenti fisici.
Un altro aspetto altamente inquietante emerso dalla ricerca è la reversibilità del fenomeno: nel senso che il 95% dei bambini che hanno detto di aver subìto episodi di violenza hanno anche ammesso di avere avuto a loro volta comportamenti violenti nei confronti di altri compagni di scuola. «Il bullismo - spiega il presidente dell´associazione La maieutica, Antonio De Filippo - si presenta come fenomeno di gruppo, in cui è importante la presenza di spettatori. Per questo è necessario individuare soluzioni che non siano esclusivamente limitate alla punizione del bullo, bensì all´educazione del gruppo».
Quel che è certo è che il primo scoglio da superare sia sciogliere la cappa di paura e vergogna che induce al silenzio il 18% dei bambini vittime del bullismo. Una percentuale che sale al 28% tra i bambini stranieri. E se così tanti ragazzini non se la sentono di raccontare a nessuno il problema che vivono, è piuttosto bassa la percentuale di chi si apre in famiglia, con papà e mamma: il 36%. Il 17%, in compenso, racconta tutto ai professori; il 28% dei quali però ammette (ma qui il campione è ridotto: 85 docenti) di dedicare poco tempo all´ascolto degli alunni.


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