Repubblica/Roma: Scuola, lezioni al via senza insegnanti
I sindacati: "Alle elementari manca il 60% dei docenti di ruolo" Prosegue l´occupazione dell´ufficio scolastico di via Pianciani I precari: "Protesta a oltranza, la Gelmini si deve dimettere"
ANNA MARIA LIGUORI
Scuole elementari dove manca più del 60 per cento dei docenti di ruolo, classi con troppi alunni, supplenti che cambiano istituto ogni anno. L´apertura dell´anno scolastico mostra i danni che i tagli del governo hanno fatto alla qualità e alla continuità della didattica. A cominciare appunto dal numero elevato di supplenti chiamati in alcuni circoli perché i docenti immessi in ruolo sono insufficienti a coprire tutte le cattedre.
A Roma e dintorni la top ten: Piero della Francesca 30 docenti in meno, via Cilea 25, Caldani 25, Casalpalocco 21, Ardea II 20, via Rodano 20, Lido del Faro 19, Martini 19, Carlo Collodi 18, Grassi 13. «Se in una scuola mancano dieci professori è già un record - spiega Mimmo Rossi segretario della Flc Cgil di Roma e del Lazio - figurarsi 30. Dovrebbero immettere in ruolo molte persone in più». Nel Lazio i numeri della scure Gelmini-Tremonti sono tragici, 3211 docenti in meno, 1328 Ata (bidelli e personale amministrativo), 2800 pensionamenti e solo 1350 nuove immissioni in ruolo (docenti e Ata).
Che significa questo per il personale precario? «Dovranno accontentarsi ancora una volta di una nomina annuale che - prosegue Rossi - per 1200 di loro non arriverà: semplicemente non lavoreranno più e saranno privi anche degli ammortizzatori sociali». Si disperdono così risorse preziose di personale già formato e con anni di esperienza sul campo. Ma i precari non si arrendono e ieri, dopo la prima notte di occupazione nella sede dell´ufficio scolastico di via Pianciani (dove hanno dormito nei sacchi a pelo), hanno organizzato una "colazione precaria" e hanno annunciato «proteste a oltranza» chiedendo «le dimissioni del ministro Gelmini».
Anche i sindacati avanzano le loro proposte al governo. La Flc Cgil ha presentato una piattaforma in cui chiede «C il finanziamento per la copertura di tutti i posti vacanti a partire dal ripristino del turn over - dice Stefano Mangardini - Ma c´è anche bisogno di un piano pluriennale di assunzioni per garantire l´esaurimento delle graduatorie dei vari canali di reclutamento, con una programmazione dei nuovi accessi. C´è poi da valorizzare chi al di là della presenza nelle graduatorie e del possesso dell´abilitazione abbia comunque prestato servizio nella scuola». Continua Mangardini: «Deve diventare subito concreta l´ipotesi, già discussa tra il ministero e i sindacati, della conferma in servizio, nel 2009-2010, di tutti i supplenti con incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche».