Repubblica/Roma: Scuola, 3800 bambini senza il tempo pieno
La Cgil: "Escluse 216 classi per i tagli del ministero ai docenti"
Il sindacato: colpite le famiglie Interrogazione della Coscia al ministro Gelmini
SARA GRATTOGGI
(segue dalla prima di cronaca)
E i calcoli sono presto fatti: tra gli alunni iscritti alle classi prime, 24.241 avevano chiesto il tempo pieno, secondo i dati dell´Ufficio scolastico provinciale. Ma con la riduzione d´organico, solo 20.408 studenti potranno essere accontentati, secondo le prime previsioni diffuse dalla Flc-Cgil, che ieri mattina ha presidiato il ministero di viale Trastevere insieme alle scuole romane. Delle 1.145 prime classi a tempo pieno chieste dagli istituti sulla base delle domande dell´utenza, solo 929, o poco più, sono state autorizzate. Le altre partiranno a tempo normale (27 ore) e sarà facoltà delle scuole utilizzare le due ore settimanali di compresenza degli insegnanti del tempo pieno per coprire, con una sorta di collage, le altre lezioni. La ratio è stata quella di togliere una prima a 40 ore a tutti gli istituti che avevano più di 21 classi a tempo pieno, invitandoli a far fronte al "buco" con le ore di compresenza rimaste.
«Così, però, si distrugge il modello stesso del tempo pieno con due insegnanti. E lo si sostituisce con un tempo-pieno "spezzatino" con docenti diversi che le famiglie non vogliono», spiega Bruna Sferra, insegnante del 49° circolo didattico (elementari Principe di Piemonte e Leonardo Da Vinci), già protagonista nei mesi scorsi di una tre giorni di occupazione contro i tagli. «Noi avevamo chiesto sei classi a 40 ore perché tutti i nuovi iscritti avevano scelto il tempo pieno, ma ce ne hanno concesse solo 4 - spiega Sferra - per questo, insieme ai genitori, abbiamo organizzato un presidio lunedì prossimo sotto l´Ufficio scolastico provinciale e se le nostre richieste non verranno accolte occuperemo di nuovo l´istituto».
«Le famiglie sono imbufalite: toccare il tempo pieno significa non assicurare il diritto allo studio dei bambini e non offrire un servizio fondamentale ai genitori che lavorano», rimarca Simonetta Salacone, dirigente dell´Iqbal Masih, che il prossimo anno avrà due classi in meno a tempo pieno in organico, di cui una prima. E una prima in meno, rispetto alle richieste delle famiglie, anche all´elementare Maffi, alla Cecconi e nel circolo didattico Magliana, dove la dirigente Clara Simeone spiega: «Avevo 22 domande eccedenti per il tempo pieno in prima, così ho chiesto una terza classe, ma mi è stata data a 27 ore. Quest´anno cercherò di compensare con le compresenze, ma se i tagli continueranno non potrò fare lo stesso in futuro». Per Salacone «andando avanti così nel giro di qualche anno il modulo a 40 ore scomparirà». E Mimmo Rossi, segretario generale Flc-Cgil di Roma e Lazio, fa notare che «il taglio del tempo pieno non riguarda solo le prime, ma colpisce anche 1.500 studenti delle altre classi, per cui non ci saranno più insegnanti a sufficienza».
«Ancora una volta il ministro Gelmini non ha mantenuto le promesse - spiega Maria Coscia, deputata Pd in commissione Cultura alla Camera, che nei giorni scorsi ha presentato un´interrogazione sul tema - Aveva assicurato che tutte le richieste delle famiglie sarebbero state soddisfatte e che il tempo pieno sarebbe aumentato, ma non mi pare sia stato così».