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Repubblica/Roma: "Scriveremo ai genitori che una cifra non dice nulla"

Parla Simonetta Salacone, preside dell´Iqbal Masih

06/02/2009
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la Repubblica

Indicheremo nella prima pagina della scheda un profilo dell´alunno

All´Iqbal Masih, la scuola del Casilino da cui è partita la protesta delle elementari romane contro la Riforma Gelmini, si deciderà nel prossimo collegio docenti come valutare i propri alunni nella pagella del primo quadrimestre. Ma un primo orientamento già c´è.
Preside Simonetta Salacone, come pensate di regolarvi?
«Indicheremo nella prima pagina della scheda un profilo dell´alunno in base alla partecipazione alla vita della classe, alla modalità di apprendimento, alla costanza e all´impegno nello svolgimento dei compiti, alla relazione con i compagni e con gli adulti e al rispetto delle regole. Sono le informazioni che più ci interessa trasmettere ai genitori. Sarà comunque il collegio docenti dell´11 febbraio a decidere il da farsi».
E non metterete in pagella i voti numerici?
«Nella parte inferiore della scheda ci sarà una legenda che spiegherà a quale indicatore numerico corrisponde il giudizio scritto accanto a ogni disciplina. Non utilizzeremo comunque i voti numerici nella valutazione quotidiana di compiti, esercizi, test».E ai genitori che cosa direte?
«La pagella sarà accompagnata da una lettera in cui spieghiamo ai genitori come attueremo la valutazione. Li avvertiremo che questa traduzione da giudizi a numeri non solo non può essere scientifica ma è anche discutibile in quanto nessuno ci ha detto a quale giudizio corrisponde quale voto, che il nostro è "un atteggiamento di obbedienza coatta e dissenso consapevole"».
Insomma il voto numerico non riscuote molto successo�
«Il voto è troppo sintetico, non riesce a riassumere tutti gli aspetti di un alunno. Rischia di essere selettivo e non aiuta i genitori a far capire come va il proprio figlio. Nella lettera abbiamo anche scritto che non riusciamo a vedere alcuna correlazione tra i voti e una "più chiara e trasparente valutazione". Vi leggiamo una semplificazione rispetto alla ricchezza delle osservazioni espresse attraverso l´attuale scheda di valutazione, e infine vi scorgiamo il rischio di un uso del voto in senso meramente sanzionatorio quando non punitivo ed escludente degli alunni più fragili».
(t. m.)


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