Repubblica/Roma: Maestro unico, si allarga la rivolta
Quaranta istituti proclamano lo stato di agitazione
TEA MAISTO
Un fronte contro il maestro unico alle elementari, la protesta contro il provvedimento del ministro Gelmini si fa sempre più accesa. Il comitato si chiama "Non rubateci il futuro" e riunisce rappresentati di circa quaranta scuole primarie della Capitale. Dalla Iqbal Masih, zona Casilina, che, il 15 settembre - lo stesso giorno in cui la scuola riaprirà - darà vita a una occupazione con docenti, genitori e alunni e che durerà una settimana, alla Gandhi di San Basilio, all´istituto comprensivo di via dell´Archeologia, passando per diversi istituti del secondo e del terzo municipio.
Sin dal primo giorno di scuola dunque la parola d´ordine sarà "protestare" contro la "cancellazione" di circa 1.800 docenti elementari. Gli istituti si stanno già organizzando con volantinaggi, striscioni, fasce scure da portare al braccio in segno di lutto, assemblee con i genitori e lettere aperte, fino all´occupazione della Iqbal Masih, dove le lezioni saranno garantite comunque ma che nel pomeriggio darà vita a numerose attività informative. E l´attività del comitato non si fermerà neppure in questa settimana: per giovedì si sta organizzando un sit in davanti a Montecitorio in occasione della discussione alla Camera della proposta del ministro Gelmini sul maestro unico. Mentre il 16 ci sarà un´assemblea cittadina con "sos precari" all´istituto superiore Galilei.
«In assemblea c´erano rappresentanti anche del VI municipio - spiega Antonietta Carlomagno, maestra della Iqbal Masih - domani (oggi per chi legge, ndr) si riunisce la giunta e quindi abbiamo chiesto di approvare un documento sul provvedimento del ministro». E il municipio ha subito risposto: il consiglio che si riunirà lunedì prossima ha all´ordine del giorno la discussione sul progetto Gelmini. È entrata nel coordinamento anche la scuola Gandhi: «Domani (oggi per chi legge, ndr) si terranno un collegio dei docenti e un´assemblea sindacale per deliberare un documento contro il maestro unico - spiega Carla Corciulo, maestra dell´istituto di San Basilio - e chiederemo al consiglio di istituto di approvare una nostra iniziativa. Infatti, lunedì prossimo noi docenti verremo a scuola indossando una maglietta con lo slogan "il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini" e ne prepareremo altre per gli alunni. Per la prima ora vorremmo organizzare un´assemblea aperta per informare i genitori e dalle 14 in poi riunirci in assemblea permanente».
E aggiunge la maestra: «Quando si parla di "centralità della persona" in realtà non vengono presi in considerazione i bisogni dei bambini e le necessità dell´apprendimento, ma solo una logica di risparmio economico. Mentre la presenza di più insegnanti garantisce più punti di vista, più approfondimento». Anche a Tor Bella Monaca c´è fermento: «I genitori sono preoccupati per i loro figli e ci stanno facendo molte domande sul maestro unico - spiega Caterina Trigoti, insegnante dell´istituto comprensivo di via dell´Archeologia - e temono anche per il tempo pieno. Non vogliono che i piccoli siano semplicemente intrattenuti fino alle 16.30 ma vogliono che questa continui a essere una vera scuola».
E lo stato di agitazione si va estendendo anche ad altre scuole che non fanno parte del comitato "Non rubateci il futuro". Come l´Ada Negri di via Latina: «Nei prossimi giorni terremo un´assemblea con i docenti e i genitori contro il maestro unico - spiega la direttrice Rosalia Zene - per informarli su quanto sta avvenendo».