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Repubblica/Roma: "Il voto con i numeri? Meglio i giudizi"

I maestri delle elementari: "No alla legge Gelmini, non torniamo indietro"

06/02/2009
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la Repubblica

"In una riunione del collegio dei docenti abbiamo chiarito che non siamo d´accordo"

Tea Maisto

Voti decimali o i classici giudizi: sufficiente, buono e ottimo? E´ tempo di pagelle nelle scuole elementari. Ma in questi giorni maestre e presidi hanno una difficoltà in più nel decidere la valutazione dei propri alunni: in seguito alla legge 169 il ministero dell´Istruzione ha emanato due circolari che chiedono di usare i voti numerici, per la scuola primaria «accompagnati anche da giudizi sintetici o analitici». In pratica spiega la preside della Iqbal Masih, la scuola del Casilino che per prima ha iniziato la "battaglia" contro la riforma Gelmini: «Siamo tenuti a mettere i voti in decimali ai quali possiamo affiancare il giudizio».

E così le scuole si sono ritrovate in questi giorni, durante il collegio dei docenti, a ragionare sul da farsi e il "vecchio" giudizio sembra avere la meglio. All´istituto Pietro Maffi, zona Primavalle, i maestri hanno deciso con una delibera di mantenere «per quest´anno scolastico l´adozione del documento di valutazione preesistente», ovvero i classici giudizi. Si legge tra l´altro nella delibera: «Ci si chiede se sia sufficiente declinare i giudizi in termini numerici, quale forma di valutazione sia più comprensibile per l´utenza». Spiega ancora il direttore amministrativo Domenico Montuori: «La legge 169 prevede che debba essere emanato un regolamento di coordinamento di tutte le norme sulla valutazione. Al momento non esiste nessun schema di regolamento definitivo emanato dal governo quindi qualsiasi decisione che venga presa dai dirigenti scolastici per il documento di valutazione su scala decimale è da ritenersi illegittima».

Alla elementare Leopardi, di via Parco della Vittoria, spiega una delle maestre, Amalia Cappelli: «In un primo collegio docenti avevamo votato per mantenere il giudizio, poi con l´arrivo della circolare abbiamo dovuto mettere in pagella anche il voto. Ma nella nuova delibera abbiamo inserito una nota in cui spieghiamo che non siamo d´accordo con il sistema dei voti decimali. Insegno da 33 anni, il voto è davvero restrittivo, mentre con il giudizio si valutano tutte le sfaccettature dell´alunno». Anche al 138esimo circolo Basile a Torre Angela utilizzeranno il voto in decimali e vi affiancheranno il giudizio utilizzato fino ad ora. Spiega il preside Salvatore Sasso: «E´ difficile far corrispondere il giudizio a un voto perché con i bambini devi considerare molte variabili».

E poi la scuola Pistelli, quartiere Prati: «La norma parla chiaro, i voti devono essere in decimi - spiega la preside Bruna Maiolini - il collegio docenti ha votato per una scheda in cui al decimale ci sia una corrispondenza con il vecchio giudizio in modo che i genitori abbiano anche la valutazione. I voti più bassi, 1-2-3, non saranno utilizzati». Leggermente diversa la situazione per l´elementare Pio La Torre di Torrevecchia: «Ci sono le disposizioni ministeriali, come si può non mettere i voti numerici? - si chiede la dirigente scolastica Renata Farina - manterremo il vecchio strumento di comunicazione con i genitori in altro modo. Questo per non mettere in difficoltà ad esempio i bambini che si spostano da una scuola a un´altra e in periferia il loro numero è consistente». Spiega la preside: «Compileremo un documento non ufficiale con il giudizio che daremo alle famiglie e, nel caso di trasferimento degli alunni, alle scuole che ce ne faranno richiesta».

All´Ada Negri, zona Appio Latino, le maestre hanno deciso martedì: «Quasi metà del collegio docenti avrebbe voluto mettere per protesta il voto politico unico per tutti gli alunni - ha spiegato la preside Lia Zene - Ma poi abbiamo deciso di soprassedere perché le famiglie hanno diritto di sapere come vanno i propri figli ed è anche più giusto per i bambini». E ha aggiunto: «Abbiamo deciso di mettere i voti da 5 a 9 perché prima usavamo 5 gradi di giudizio (ovvero insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo, ndr) e tra parentesi indicheremo i giudizi corrispondenti. Ma per la prima elementare resterà il giudizio descrittivo senza voti. Il voto, soprattutto uno negativo, avrebbe un impatto troppo forte per bimbi così piccoli».


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