Repubblica/roma: Al Tasso pagano mamma e papà 100 mila euro per carta e corsi
SCUOLE in crisi per mancanza di fondi? Intervengono i genitori
salvo intravaia
SCUOLE in crisi per mancanza di fondi? Intervengono i genitori. Al liceo ginnasio Torquato Tasso, gli oltre mille studenti versano all´atto dell´iscrizione un ‘contributo volontario´ di 80 euro senza i quali parecchie attività che il prestigioso liceo romano svolge durante l´anno scolastico non potrebbero essere portate avanti. "Saremmo costretti a chiudere i portoni alle 14, come fanno tante altre scuole, non offrendo una serie di servizi che caratterizzano l´offerta formativa della scuola", ammette il preside Achille Acciavatti. Ma secondo Walter Perna, presidente del Consiglio d´istituto (l´organo della scuola, presieduto da un genitore, che delibera su tutte le questioni di carattere amministrativo e organizzativo) le cose stanno diversamente. "Senza quei soldi la scuola potrebbe chiudere", spiega. Il papà, reduce dall´ultima seduta del Consiglio, snocciola una serie impressionante di cifre che delineano una situazione piuttosto triste. "Il contributo volontario degli studenti, oltre a coprire totalmente le spese per i vari progetti del Pof (il Piano dell´offerta formativa, n. d. r.) copre al 50 per cento le spese per il cosiddetto funzionamento amministrativo generale (cancelleria, stampanti, carta, utenza linea telefonica e internet, registri di classe del professore, materiale di pulizia, ecc.) al 72 per cento le spese di Funzionamento didattico generale (libri della biblioteca, carte geografiche, videocassette, film, carta per fotocopie, toner, assistenza su Pc e macchine, software e spese telefoniche!), al 75 per cento le spese d´investimento (acquisto di stampanti fax, Pc, attrezzi per educazione fisica ecc.)".
Un vero e proprio atto d´accusa nei confronti dell´intera ‘classe politica che non si rende conto che avere una scuola pubblica di livello, con professori di livello è una garanzia per avere, in futuro, cittadini di livello´. Smorza i toni il preside che ci tiene a puntualizzare: "In effetti senza il contributo delle famiglie non potremmo attivare tutte quelle attività, generalmente pomeridiane, che hanno una diretta ricaduta sugli studenti". Come lo psicoterapeuta cui gli studenti in difficoltà possono rivolgersi e l´equipe medico sanitaria costantemente presente a scuola. E ancora, i corsi di Educazione sessuale e di Inglese, i laboratori teatrale e corale. Quel di più che, oltre all´impegno dei prof, innalza l´offerta formativa della scuola. "Ma – precisa il dirigente scolastico – non è semplice quantificare quanto spendiamo per ogni singola voce. Sinceramente non ricordo di avere mai acquistato ". Dei 100 mila euro l´anno versati da mamme e papà 70/80 mila vengono spesi per attività che ricadono direttamente sui alunni, 10 mila ricadono indirettamente sul funzionamento della scuola e 15 mila vanno in avanzo di amministrazione che dopo 12 mesi può essere liberamente impiegato. "Un paio di anni fa – ammette Acciavatti – con l´avanzo di amministrazione degli anni precedenti abbiamo rimesso a nuovo il laboratorio di Informatica". Computer nuovi, stampanti di ultima generazione e collegamento in rete, per una spesa complessiva di circa 42 mila euro sborsati dai genitori.