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Repubblica-Piemonte-Non sprecate quei soldi

Lettera a Ghigo per sapere quanto costa "Il Piemonte incontra gli studenti" "Non sprecate quei soldi" I presidi contro un progetto della Regione Il programma prevede dieci ...

21/09/2003
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la Repubblica

Lettera a Ghigo per sapere quanto costa "Il Piemonte incontra gli studenti"
"Non sprecate quei soldi"
I presidi contro un progetto della Regione
Il programma prevede dieci eventi con personaggi dello spettacolo come protagonisti
Rattazzi: "Idea sgangherata e superficiale: i fondi potevano essere investiti meglio"
MARCO TRABUCCO


Perché Regione Piemonte (e la Direzione regionale del ministero dell'Istruzione) sprecano denaro in iniziative "superficiali e sghangherate" invece di utilizzarli per la normale attività didattica, in un momento in cui i tagli ai finanziamenti in arrivo da Roma mettono in forte difficoltà tutte le scuole piemontesi?
È la domanda, tutt'altro che retorica che si pone il direttivo dell'Asapi, l'associazione delle scuole autonome del Piemonte che riunisce circa duecento istituti della regione dalle elementari alle superiori. Lo fa in una lettera inviata fra gli altri al presidente Enzo Ghigo e al direttore regionale dell'Istruzione, Luigi Catalano. Sotto accusa è una iniziativa lanciata, di comune accordo da Regione e ministero. Iniziativa dal nome serissimo, e insospettabile, "Il Piemonte incontra gli studenti" sotto il quale, però, a parere dei presidi dell'Asapi, si nasconderebbe una iniziativa a base quasi solo di feste e show.
Nel progetto reso noto e inviato a tutte le scuole a luglio, si parla di "dieci eventi", due a Torino e uno per ogni altro capoluogo di provincia del Piemonte. Eventi in cui personaggi dello spettacolo, si cita per esempio la Iena Marco Berry, dovrebbero coinvolgere gli studenti in azioni "spettacolari". "Il copione è quello tipico dei riti - è scritto nel progetto - cui si rinvia per somiglianza. Il sacerdote (ndr Berry) conduce i "fedeli" (gli studenti) verso "la luce", li accompagna in un "percorso di rivelazione", pone delle domande e infine svela le risposte. Il mistero mantiene alta l'attenzione, mentre gli inserti musicali e la gestualità producono un forte coinvolgimento emotivo. Il "reverendo" Berry invita gli studenti a rivelare i propri progetti per il futuro, le ragioni per le quali intendono rimanere in Piemonte o trasferirsi altrove. Confuta le tesi di coloro che sostengono di poter trovare al di fuori della Regione occasioni di lavoro e di vita migliori. E crea una sorta di community una P.tribe, composta dagli studenti che dichiarano di essere intenzionati a "scommettere" sul Piemonte".
Parole al vento, per Giulio Cesare Rattazzi, presidente dell'Asapi e dirigente scolastico dell'istituto tecnico Avogadro. "La proposta presentata - dice - ci pare quanto mai superficiale e sgangherata, condita da boutades lessicali frivole e bizzarre poco rassicuranti su risultato dell'operazione. Non riteniamo serio e accettabile il tipo di approccio che è stato avanzato e che presuppone tra l'altro un sostanzioso impegno finanziario da parte della Regione senza che, per come è configurato il progetto oggi, possano scaturire esiti utili per quantità e qualità ai giovani piemontesi coinvolti in attrazioni festaiole". Anche l'aspetto serio del progetto, gli incontri tra gli studenti e gli operatori del lavoro piemontesi "sono - spiega ancora Rattazzi - un'iniziativa che si sovrappone a quelle che da tempo moltissimi istituti fanno in proprio. E che potrebbero essere organizzate e coordinate, quindi, senza bisogno di ricorrere a consulenze di società esterne". "Noi come Asapi, siamo disponibili a fornire suggerimenti e valutazioni e a stabilire un rapporto che veda coinvolte le scuole nelle fasi progettuali. Ma senza confondere ciò che è giovanile con ciò che può essere demenziale".
Per questo l'Asapi chiede a Ghigo "di conoscere l'importo finanziario assegnato alla strana iniziativa della Regione". In un momento di "gravi ristrettezze e decurtazioni" per la scuola piemontese che ha visto tagliare i fondi inviati da Roma di circa un milione di euro rispetto allo scorso anno (e con tagli agli organici di insegnanti e non docenti di migliaia di unità l'anno) "quel denaro potrebbero essere utilizzato in forme molto più utili per le scuole piemontesi".


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