Repubblica-PAlermo-Un diploma senza andare a scuola
Aumentano gli aspiranti alla maturità che non hanno frequentato le lezioni: sosterranno l'esame con i docenti interni Un diploma senza andare a scuola Boom di candidati esterni negli...
Aumentano gli aspiranti alla maturità che non hanno frequentato le lezioni: sosterranno l'esame con i docenti interni
Un diploma senza andare a scuola
Boom di candidati esterni negli istituti paritari: sono 750
In un anno il fenomeno è cresciuto del 20 per cento. Di Stefano invia un pool di ispettori Chi non ha i documenti a posto sarà escluso
SALVO INTRAVAIA
"Diploma in un anno", si legge nella pubblicità. Meglio ancora se il tanto agognato "pezzo di carta" arriva attraverso un solo esame: quello finale. È di nuovo boom di candidati esterni - coloro che chiedono di sostenere l'esame conclusivo senza aver seguito un solo giorno di lezione - agli esami di maturità nelle scuole private. Nel giugno prossimo, in città e in provincia, saranno circa 750. Un numero non ancora ufficiale e che preoccupa i vertici della direzione scolastica regionale, anche alla luce delle polemiche dell'anno scorso. Allora la Sicilia, con 2.329 esterni alla maturità, fu di gran lunga la prima regione d'Italia.
In via Fattori - sede della direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale, guidata da Guido Di Stefano - si stanno ultimando i conteggi, che saranno poi inviati al ministero dell'Istruzione per il censimento nazionale. Ma è già certo che il numero di candidati che preferiscono sostenere gli esami di Stato in una scuola a pagamento sono moltissimi. Nella sola provincia di Palermo, in un anno, sono aumentati del 20 per cento. L'anno scorso, quando furono 619, nelle scuole paritarie un maturando su sei era esterno. Quest'anno sarà uno su cinque. Mentre nelle statali si viaggia su una percentuale del 5 per cento, un dato consolidato da anni.
Un mese fa Di Stefano, per arginare il fenomeno non gradito al ministero dell'Istruzione che per la prima volta dal ?97 non ha pubblicato i risultati della scorsa maturità, ha inviato un pool di ispettori negli istituti superiori cui l'assessorato regionale alla Pubblica istruzione nell'ultimo triennio ha riconosciuto lo status di scuola del servizio pubblico non statale. In questi istituti le commissioni d'esame, come avviene nelle scuole pubbliche, sono composte dagli stessi docenti dell'istituto.
Per censire il numero degli esterni nelle scuole paritarie sono andati in giro cinque presidi in pensione da meno di tre anni: Nicola Guarneri, Domenico Cuccia, Francesco Palazzo, Ernesto Governali e Vincenzo Galati. Avranno anche il compito di verificare il possesso dei requisiti, previsti da una legge del 2000 ma solo dichiarati all'atto della richiesta dal gestore della scuola, per ottenere e mantenere la parità scolastica. Negli ultimi quattro anni, da quando cioè esistono le scuole paritarie e le commissioni di maturità sono formate da docenti interni, si registra un altro fenomeno. I candidati agli esami di idoneità - coloro che con un solo esame dinanzi a una commissione interna recuperano uno o due anni - sono quasi scomparsi. E sono aumentati vertiginosamente coloro che preferiscono tentare il "colpaccio" da esterni. Moltissimi negli istituti laici, soprattutto in provincia, pochissimi in quelli religiosi.
Dalle prime analisi delle richieste, che gli interessati hanno presentato nelle segreterie scolastiche entro lo scorso 30 novembre, una parte di coloro che si siederanno davanti alle commissioni esaminatrici possiede già un diploma e si candida per ottenerne un altro.
Ma a Di Stefano il numero degli esterni sembra comunque elevato. Perciò si appresta a disporre un nuovo giro di ispezioni per verificare le certificazioni presentate dagli interessati. Chi non avrà tutti i documenti a posto rischia l'esclusione.